Gotham

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Benjamin MckenzieQualcuno di voi se lo ricorda? Vi do un indizio: interpretava il ruolo di un adolescente difficile generosamente accolto da una famiglia residente in Orange County. Eh si è proprio lui, Benjamin McKenzie che interpretava Rayan in O.C., serie televisiva americana che da principio riscuote grande successo ma che si vedrà poi condannata ad un rapido declino, ma questa è un’altra storia.

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Ora lo vediamo in Gotham, nei panni niente popò di meno che…no non in Batman, ma nei panni del detective Gordon. Cresciuto e maturato, soprattutto professionalmente, Benjamin interpreta bene il ruolo del giovane Gordon, non abbiamo più davanti un adolescente ribelle, ma un uomo che si impone di fare sempre e comunque “la cosa giusta”, tormentato dalla lotta continua contro il crimine e non più dal tira e molla con adolescenti ricche e viaziate, (vedi O.C.).

Dunque, la serie tratta della storia di Batman, il pilot comincia proprio con l’assassinio dei coniugi Wayne, ma mentre tutti quanti i film creati su Batman fino ad oggi, trattavano l’evento come breve flash back, qui è il punto di partenza. La serie, in pratica, tratta tutto ciò che sta nel mezzo tra l’omicidio dei signori Wayne fino a quando, suppongo, si arriverà al compimento della figura di Batman. Qui il signorino Wayne è solo un bambino coraggioso che affronta la tragedia della perdita dei genitori a testa alta, e fa ricerche allo scopo di capire perché i suoi siano stati assassinati, si perché mentre  nei film pare fosse una semplice rapina finita male, qui qualcosa non quadra, sembra che qualcuno abbia voluto uccidere i signori Wayne.

Bruss e Gordon

La formula è semplice: storia generale che fa da sfondo a singoli episodi dove si combatte il crimine, si sgominano bande e si risolvono casi in una città la cui piaga non è la criminalità ma la corruzione, che consuma lentamente l’onestà della polizia, ma non lui, non il detective Gordon, incorruttibile ed immune ad ogni tentativo della malavita di ingraziarselo. Fra lui e il piccolo Wayne si crea subito un’empatia profonda, come se l’uno percepisse nell’altro la profonda rettitudine che un giorno farà di loro l’uno un eroe e l’altro un commissario.

Ma non finisce qui, anzi è appena cominciata. Durante lo scorrere degli episodi si intravedono coloro che un domani diventeranno acerrimi nemici di Batman. L’enigmista per esempio qui è un preciso ed efficiente impiegato della centrale di polizia, Cat woman è una ragazzina che vive per la strada, essa si rivelerà preziosa collaboratrice di Gordon, anche perché è testimone oculare dell’omicidio dei Wayne. Harvey, ecco sono davvero curiosa di vedere l’evolversi di questo personaggio in due facce, per ora è lo stretto collaboratore di Gordon. Tra i due scorre continua ostilità perchè mentre Gordon fa sempre la cosa giusta, Harvey è corrotto dalla mafia, non dovete fargliene una colpa, anni or sono era onesto come lo era Gordon, ma la vita l’ha piegato (potrebbe rientrare nell’articolo pubblicato qualche tempo fa su questo blog  Falsi cattivi, in effetti). Pinguino per ora sembra l’unico vero cattivo, anzi mostra una particolare dote, ha grande capacità manipolatrice, e questo lo sta portando a fare carriera nel mondo del crimine, tuttavia tra lui e Gordon c’è una sorta di amicizia perché Gordon gli ha risparmiato la vita.

La serie è avvincente anche se tutto sommato, non introduce particolari novità riguardo la struttura della trama, avevamo già visto qualcosa del genere in Smallville, sono comunque davvero curiosa di vedere come procede, riuscirà a mantenere l’attuale stato di interesse? Una cosa è certa: ha tenuto sveglio mio marito che è riuscito a vedere una puntata per intero, questo è già un grosso successo a favore della serie.

 

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