GRAZIA VERASANI -Quo vadis, baby?

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  • Anno pubblicazione 2014
  • ISBN 978-8807883651
  • Pagine 192
  • Prezzo 9 euro
  • Collana Feltrinelli

Questo giallo, pubblicato per la prima volta nel 2004, è il primo di una serie di romanzi che hanno come protagonista Giorgia Cantini, detective bolognese. Nel giugno del 2020 per Marsilio è uscito l’ultimo (per il momento) titolo: “Come la pioggia sul cellofan”.
La protagonista, Giorgia appunto, è un’investigatrice privata alle soglie dei quarant’anni che si trova a fare il bilancio di quella che ha paura essere stata una vita sprecata. Si occupa di piccole indagini, tradimenti soprattutto, lavora in un ufficio scalcagnato e ha un socio, suo padre, che ha abdicato alla vita dopo la morte dell’altra figlia, Ada, suicidatasi 16 anni prima a Roma.

Il ricordo di Ada non ha mai smesso di ossessionare Giorgia: Ada era la sorella bella, ammirata da tutti, che voleva fare l’attrice e che per questo si era trasferita a Roma con il fidanzato. Con lei Giorgia aveva creato un sodalizio dopo che la madre si era uccisa quando erano ancora piccole.

Come lettori ci troviamo immersi nella sua vita, nei casi che segue, nelle sue notti solitarie passate ad ascoltare jazz nei bar di Bologna e a bere fino a non stare in piedi. Il suo carattere non è facile e le persone che fanno da comprimari sanno che di certi argomenti non si deve parlare e far finta di nulla come se nulla fosse successo… perché alcuni eventi del passato, come appunto la morte della sorella, sono stati in qualche modo “negati”.

Il ritrovamento fortuito di una scatola contenente tutte le lettere scritte dalla sorella mentre viveva a Roma a un amico comune scombina però questa situazione incerta e Giorgia sarà costretta a trovare una risposta, e forse un colpevole, alla tragica fine della sorella che all’epoca non aveva potuto aiutare. Questa ricerca purtroppo però porterà a galla segreti dolorosi.

Altre due sono le protagoniste di questi romanzi: Bologna, che fa spesso capolino nelle passeggiate per il centro di Giorgia, e la musica: le citazioni ad album e canzoni sono onnipresenti e regalano una colonna sonora azzeccatissima alle vicende che leggiamo.
In buona sostanza si tratta di un giallo un po’ sui generis che parla di perdita, di rimpianto e di senso di colpa, una patina malinconica che ammanta della sua atmosfera anche le parti meno cupe.  Da segnalare infine che da questo romanzo è stato tratto l’omonimo film di Salvatores (2005) e, nel 2008, una miniserie televisiva di sei puntate prodotta da Colorado Film e SKY Italia.

– Sabrina –

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