6 il numero perfetto, eccezione che conferma la regola

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Qualche tempo fa ho pubblicato un articolo ( 6 il numero perfetto) secondo il quale affermavo che 6 è in numero perfetto di stagioni per una serie televisiva, in particolare se si tratta di stagioni che parlano di adolescenti.

Soprattutto sottolineavo la difficoltà di una serie tv che tratta di adolescenti, intrinseca al passaggio all’età adulta. Non si tratta solo di variare la sceneggiatura, ma si tratta di intrattenere comunque il pubblico  abituato e orientato verso tematiche adolescenziali, seppure i temi e le relative sfaccettature cambino.

L’impresa è ardua, il target rimane lo stesso con preferenza per certi temi ma gli sceneggiatori  della serie si vedono costretti ad un passaggio difficile, sì perché i personaggi, per quanto irreali in certi casi, crescono così come  gli attori che li interpretano, il liceo finisce, ed è davvero difficile mantenere l’interesse di un pubblico che predilige temi da teenager.

Ma non per The Vampire Diaries . tvdcoverIl liceo è finito, i personaggi sono cresciuti, evoluti. Ora sono adulti, vampiri, streghe o licantropi non importa, come da adolescenti sono in lotta per la sopravvivenza e per conquistare o conservare l’amore che l’uno prova per l’altro, ma non c’è più quello sfondo di dramma amplificato tipico dell’adolescente, l’atmosfera è quella dell’uomo maturo, e sebbene abbia un pò stancato il cattivo di turno, grazie ad un piccolo trucchetto la trama riesce ancora a tenere vivo l’interesse.

Di quale trucco parliamo? Bhe l’aggiungere all’inizio di ogni puntata un flash over che incute curiosità ma che non viene del tutto spiegato, e ci scommetto la tastiera che alla fine, tutti questi flash over si comporranno come un puzzle e ci daranno il quadro completo.

Per ora siamo solo alla quinta puntata e di pezzi ne mancano ancora molti.

– Isabella –