Orbene, Belsoma è un vero e proprio rifugio collocato sull’appennino parmense.
Sighi Righi si stabilì sulle nostre colline nel 2012. La sua passione per i cavalli la porta a costruire “Belsoma” un luogo sicuro dove equini abbandonati trovano riparo,cure e cibo. Gli animali che trovano affetto e cibo a Belsoma, sono diversi, 40 equini fra asini e cavalli, una ventina di cani, qualche gatto, galline, un paio di mucche e capre. Potrei starvi a raccontare numerose storie di animali salvati da Belsoma e i suoi volontari, ma vi esorto a consultare il loro sito, non solo per conoscere i suoi ospiti, ma anche per adottarne qualcuno. Si tratta di una formale adozione a distanza che non grava di alcun impegno se non una piccola somma mensile.
Con le donazioni, Belsoma si può occupare dei suoi ospiti senza impegni per chi li adotta a distanza senza la necessità di avere una stalla per cavalli o asini. Ma purtroppo la ragione che spinge all’adozione a distanza, non è solo questa, molti dei nostri amici subiscono abusi e maltrattamenti talmente pesanti da non avere più fiducia nell’uomo e quindi i volontari del centro, faticano a trovare loro una casa a contatto con l’uomo.
In genere si è portati a credere che nel momento in cui un’animale venga salvato, questo stia bene e non abbia bisogno di nulla di più che cibo e alloggio, ma le cose non sono così semplici, ai volontari si presenta un compito ben più difficile, devono riacquistare fiducia dall’animale così da riuscire ad avvicinarlo per nutrirlo e curarlo da eventuali ferite, e credetemi se vi dico che la strada è lunga.
Il sostentamento di questa associazione dipende esclusivamente dalle donazioni, vendite di gadget, e il 5×1000. Faccio un appello a chiunque legga questo articolo a donare, anche poco, o ad adottare a distanza uno di questi teneri animaletti, lo scopo non è solo quello di fare una buona azione e detraibile dalle tasse per giunta, ma anche a contribuire ad aiutare persone bisognose, sì ho scritto persone perchè i volontari di Belsoma si impegnano ad impiegare i loro ospiti in terapie mediche. Mi spiego meglio, gli asini ad esempio vengono usati per terapie craniosacrali, terapie corpo mente, per curare fobie e gravi disturbi alimentari. Come? L’obiettivo è quello di stabilire un contatto tra il paziente e l’animale, finalizzato ad incutere nel paziente fiducia in sè e nell’animale, l’insicurezza in sè stessi è alla base di molte fobie e disturbi alimentari, la terapia mira all’aumento dell’autostima che contribuisce enormemente all’estinzione del disturbo o fobia.
Purtroppo a Belsoma non si può fare ippoterapia perchè mancano gli strumenti adeguati che normalmente ha un maneggio. Perciò cari lettori perchè non diamo una mano a questa brava gente a fare del bene non solo ad animali ma anche ad umani?
Vi riporto il link per saperne di più e fare qualche donazione o per adottare a distanza. Abbiamo bisogno del vostro aiuto.
Grazie a tutti