Quando vecchie storie diventano nuove.

Standard

Avete mai fatto caso di come sia possibile ricavare una nuova storia da una più che conosciuta, ribaltando e modificando l’asse narrativa sulla quale si muove quella storia?

Ok, mi spiego meglio, ad esempio, Maleficent.

maleficent

Tutti conosciamo la favola della bella addormenta, Maleficent ne è una originale alternativa. Brevemente, Malefica è una fata che protegge la terra in cui vive grazie alla sua magia e alle sue ali che le permettono di sorvolare la terra  che abita e vigilarla al meglio. Un giorno proprio le sue ali le verranno rubate da re Stefano, padre della principessa Aurora. Per vendicarsi Malefica lancia sulla piccola Aurora, una maledizione secondo la quale la piccola, nel giorno del suo sedicesimo compleanno si pungerà il dito con un arcolaio e cadrà in un sonno profondo fino a quando il bacio del vero amore non la risveglierà, e nessuna magia potrà cambiare o annullare questa maledizione. Re Stefano per proteggere la sua figlioletta, la affida a tre fate buone che la allevano nel bosco. Maleficient osserva la bambina da lontano sperando che prima o poi si presenti l’occasione di ucciderla, ma accade qualcosa di inaspettato, lentamente malefica comincia a provare affetto per quella “bestiolina” , la piccola, con sincera innocenza riesce a conquistare il cuore di Malefica portandola al punto di amare quella bambina come fosse sua. Tra le due nasce un rapporto di amore e amicizia sincero, tanto profondo che Malefica cercherà di annullare la maledizione ma purtroppo non ci riesce proprio perché nessuna magia potrà annullare la maledizione. Non c’è nulla da fare, la maledizione si compirà e Aurora cadrà in un sonno profondo. Malefica riesce a rintracciare un giovane che Aurora aveva conosciuto nel bosco, il principe Filippo; lo condurrà da Aurora ma sebbene Filippo bacia Aurora con tutto il suo sentimento, questa non si risveglia. Malefica non si spiega cosa sia successo e si dispera, comincia a riflettere e fa un ultimo tentativo: bacia Aurora. Aurora magicamente si risveglia.

So che non avrei dovuto rivelarvi il finale ma era importante ai fini della recensione. Innanzi tutto è facile confrontare le due  e versioni e accorgersi di quanto possa cambiare la storia originale, semplicemente  spostando l’asse narrativa, concentrando la trama non più sul protagonista come lo conosciamo,  ma su un altro personaggio magari il cattivo della storia, in questo caso Maleficient. Altro aspetto fondamentale che mi ha colpito della storia è il concetto di vero amore, nella versione originale ci si concentra su l’amore tra uomo e donna, ma qui viene celebrata la più alta forma d’amore che va oltre quello tra uomo e donna, stiamo parlando dell’amore tra madre e figlio. Maleficient non è la madre biologica di Aurora ma impara a d amarla come se fosse sua e il bacio quindi si rivelerà quello del vero amore, risvegliando Aurora. Conoscete amore più grande di questo?

 

dracula untold

Tutti conosciamo la storia di Dracula, ma qui le cose sono molto diverse.

Dracula non diventa tale perchè rinnega Dio e beve il sangue che sgorga dalla croce. In questo caso il principe Vlad scende a patti con un demone per acquisire il potere che gli è necessario a vincere la guerra che incombe sulla sua terra e il suo popolo, una guerra nata dal rifiuto di cedere i fanciulli del regno al sovrano, evitando a loro una vita di sofferenze che avrebbe avuto inizio con un’addestramento inumano alla vita del soldato.

Il principe avrà poteri sovrumani per tre giorni, ma parallelamente dovrà combattere con la sete di sangue, se resisterà a questa allo scadere dei tre giorni, riavrà indietro la sua umanità altrimenti resterà condannato  a essere vampiro per il resto dei suoi giorni. Purtroppo tre giorni non gli saranno sufficienti per vincere la guerra e sarà il sacrificio di sua moglie, la quale in punto di morte gli offre il suo sangue, così da conservare i poteri che gli permetteranno di vincere la guerra e salvare i fanciulli compreso suo figlio, ma lo condannerà ad una vita da vampiro.

In questa alternativa alla storia originale, il principe Vlad, mai appare cattivo, al contrario dimostra una bontà d’animo oltre ogni immaginazione, forza, e straordinario autocontrollo, lo si ammira e lo si invidia nonostante tutto.

Amo l’originalità di queste due storie nate da cliché.

– Isabella –