COLPA DELLE STELLE

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  • Copertina flessibile:356 pagine
  • Editore:Rizzoli (11 giugno 2014)
  • Collana:Rizzoli narrativa
  • Lingua:Italiano

Prima di parlarvi di questo libro devo confessare che si trovava sui miei scaffali da un po’ di mesi. Anche la copertina è ben diversa da quella che vedete ora nel blog. Questo per dire che è stato veramente un caso recensire questo libro proprio nel momento in cui sta uscendo la sua trasposizione cinematografica ( 4 settembre in Italia).

Hazel Grace è la nostra protagonista, una diciassettenne come tante, o forse non proprio. Dopo un cancro alla tiroide infatti, Grace riesce a sopravvivere con l’utilizzo di un farmaco sperimentale. La sua malattia le ha lasciato dei polmoni deboli al punto da doverla costringere a portare con se un carrello con una bombola di ossigeno. Pensate voi a una teenager che va a scuola o si muove con una bombola e degli occhialini nasali che l’aiutano a respirare. Nonostante questo Grace ha un grande spirito e una famiglia di grande supporto. Proprio i genitori la spingono a frequentare un gruppo di Sostegno (tipica cosa americana che qui da noi difficilmente si trova).

“ la mamma mi diceva che potevo lasciarmi andare, e io cercavo di mollare ma i miei polmoni continuavano a cercare aria… aveva detto tra le lacrime qualcosa che avrei preferito non udire. Aveva detto: non sarò mai più una mamma. Ha avuto un effetto devastante su di me”.

In questo gruppo Grace conosce un ragazzo Augustus Waters ex giocatore di basket a cui era stata amputata una gamba a causa di un cancro alle ossa. Sin dalla prima riunione si intuisce la chimica tra i due ragazzi. Il loro rapporto si fa sempre più profondo, fino a quando Gus (Augustus) decide di sacrificare il suo desiderio di ragazzo ammalato per realizzare quello di Grace. Vuole portare la ragazza ad Amsterdam ad incontrare Peter Van Houten, l’autore di un libro che per Grace significa moltissimo. Il problema è che Van Houten ha lasciato in sospeso le vite dei suoi personaggi e Grace desidera ardentemente sapere cosa succederà loro, si identifica infatti nella vita dei personaggi.

“ C’è un patto tra autore e lettore, se non finisci il libro che hai scritto in un certo senso violi quel patto”.

“ E’ quello che mi piace del libro. Ritrae la morte in senso sincero. E’ così che si muore, nel mezzo della vita, nel mezzo di una frase”.

L’autore non si rivela la persona che i 2 ragazzi credevano, ed in parte sarà causa di grande delusione per Grace.

Il viaggio ad Amsterdam sarà l’avventura della loro vita, segnerà infatti ciò che poi avrebbe cambiato le loro vite dal ritorno in poi.

Non vi dirò naturalmente come si conclude il libro, anche se sinceramente è molto prevedibile. Posso però dire senza dubbio che si legge molto velocemente. Ben scritto e scorrevole il racconto procede senza intoppi. Purtroppo molto prevedibile, ma soprattutto l’ho trovato eccessivamente melenso in alcune parti. Il libro racconta le tematiche della malattia diversamente dal solito e dal punto di vista di Grace. Questa ovviamente è la mia opinione di persona adulta maschile, credo che per il target di persone a cui è rivolto probabilmente sarà maggiormente apprezzato. Bisogna dire che anche Green ha un suo stampo di scrittore ben definito. Questo è il suo quarto romanzo e come vi dicevo all’inizio, proprio in questo mese di settembre è uscito l’omonimo film. Negli stati uniti è già un grande successo. Se cercate una lettura in stile mordi e fuggi, direi che questa fa per voi!

Se qualcuno in queste settimane ha visto il film, mi scriva cosa ne pensa, sarà molto apprezzato.

P.s. dimenticavo… questa è la copertina del mio libro:

-Michele-