Un uragano all’improvviso

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Mediocre, scontato, poco divertente, ostentato.

Eppure, qualcosa c’è.

La trama tratta di due amiche e coinquiline che, raccolto un fallimento professionale, partono per un viaggio insieme. Una, Alexandra Anna Daddario

è Kate, condiscendente, gentile per nulla competitiva o aggressiva; l’altra, Kate Upton,

è Meg, esatto opposto, ambiziosa, per nulla scrupolosa e attenta.

Non appena salgono sull’aereo, tra loro si siede un attraente giovane (Mat Bar) di nome Ryan che subito esercita fascino su entrambe.

Le ragazze fanno a gara per conquistarlo. Situazioni surreali e al limite della cattiveria femminile, si alternano a comico romanticismo.

Alla fine entrambe otterranno di andare a letto con il ragazzo per poi scoprire che questo si sta per sposare.

Ferite ed inviperite, le ragazze decidono di precipitarsi al matrimonio per farlo saltare e salvare la sposa da sofferenze certe.

Le ragazze si trovano a tu per tu con la sposa e stanno per confessare tutto quando si rendono conto, che la sposa è una vera tiranna: sottomette e comanda a bacchetta il suo sposo, il quale forse ha scelto di sposarsi più per terrore che per amore.

“Il carma” afferma Kate. Eh sì, il ragazzo ha tradito e si è preso gioco di due ragazze, ma sta per scontare la sua severa  e amara condanna, legandosi per la vita con la sua “guardia carceraria”.

Ma non è tutto qui, Meg apprende quanto in realtà non sia affatto la ragazza indipendente che pensa. Subordinata a Kate, non sente lo stimolo ad evolversi e porsi obbiettivi.

Decide di andare a vivere da sola e seguire un corso di economia per trovare un lavoro migliore. Trasloca dunque, ma non troppo lontano, giusto l’appartamento accanto, così da passare la serata insieme alla sua migliore amica, di tanto in tanto.