Partigiani, idealisti o opportunisti?

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La storia ci parla della seconda guerra mondiale e le ragioni socio-politiche-economiche che l’hanno mossa, quale guerra non ne ha?! Insieme a queste anche i movimenti che vi si sono contrapposti. In Italia spicca il partigianesimo.

Questo movimento aveva l’obiettivo di opporsi all’avanzata fascista e proteggere il popolo vittima di tale avanzata.

Ma nel mio paese sembra che non sia stato così.

Se seguite questo blog, ormai conoscete Vianino ma vi riporto lo stesso alcuni articoli

Vianino sottosopra

La batera

Vianino e arte

Nel corso degli anni ho raccolto diverse testimonianze da diverse fonti che però raccontano tutti la stessa storia:

“I partigiani si appostarono in alto, al tempo non c’erano gli alberi che ci sono ora e la strada sottostante era ben visibile. Videro i soldati tedeschi che si avvicinarono, ed aprirono il fuoco uccidendo uno di loro, un soldato tedesco. I partigiani invece che restare per difendere il paese, fuggirono. Rimasero alcuni uomini, non erano partigiani, ma quando i tedeschi arrivarono li fucilarono. I tedeschi ci dissero che il giorno dopo avrebbero bruciato il paese, così ce ne andammo lasciando le nostre case.”

Il parroco del tempo chiese di poter dare degna sepoltura a compaesani uccisi per mano dei soldati tedeschi, gli fu concesso 24 ore.

Pia, originaria di Corniglio, ci racconta una storia che per me è ancora più agghiacciante:

” Mio padre era podestà” con questo termine ci si riferisce a quello che oggi chiamiamo sindaco, ” era accusato di essere fascista. I partigiani irruppero in casa nostra, spinsero mia madre contro il muro e le puntarono la pistola alla gola, mi afferrarono  e mi gettarono dalla finestra. Un donna che passava di lì mi prese e mi salvò la vita, avevo sei mesi.”

Queste sono solo alcune delle testimonianze ma durante il corso degli anni ne ho raccolte diverse. Molti affermano che i partigiani andavano nelle case accusando i loro abitanti di essere fascisti, così facendo rubavano e nei casi più gravi, uccidevano.

Tuttavia, le testimonianze raccolte affermano che fra i partigiani vi erano gli idealisti che combattevano per la patria e la difendevano, ma coloro che si associavano attivamente nel movimento partigiano per comodo, agivano con più crudeltà dei fascisti stessi.

Molto probabilmente le statistiche confermeranno il buonismo del partigianesimo, e molti libri di storia confermano l’importanza del movimento partigiano nell’ostacolare l’avanzata fascista, però io mi chiedo: se per 10 partigiani combattenti e onorevoli ve ne era uno crudele e sfruttatore che agiva ancora più violentemente  del nemico, quanto varrà il bene fatto dai partigiani coraggiosi?

Giuseppina 13enne violentata e uccisa dai partigiani

… perchè questa storia, annulla molto del bene fatto dai partigiani.

Bozzu