Angela Lansbury, ricordi di carriera.

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Ci piace ricordare questa grade attrice così, con la sua eleganza e il sorriso immancabile. Morta a 96 anni, Angela Lansbury è nota a tutti noi per la serie tv “La signora in giallo”, ma la sua carriera parte nella grande Hollywood. Fuggita da Londra durante gli anni della guerra nel 1940, ottiene subito i suoi primi ruoli nel cinema. A soli 21 anni riceve già due nominations agli Oscar per ” Gaslight” e ” Il ritratto di Dorian Gray”. Ben 6 Golden globe vinti. Ha recitato con i grandi attori hollywoodiani restando sempre umile e senza far mai parlare di se o della sua vita privata. Vincerà poi l’oscar alla carriera.

Per la sua fisicità dai tratti molto più adulti rispetto alla sua età, Angela ha spesso interpretato ruoli di donne molto più grandi di lei in maniera credibile e con successo. Recita con attori del calibro di Ingrid Bergman, Katharine Hepburn e Liz Taylor. Dal grande schermo il passo successivo è stato il teatro. Una volta che i ruoli del cinema sono venuti a mancare, proprio il teatro le ha dato la fama e il rispetto. Vincitrice di ben 5 Tony Awards ( l’equivalente degli Oscar per il teatro), torna a quel cinema che nuovamente si ricorda di lei.

Arrivano ruoli molto amati dal pubblico come: “Assassinio sul Nilo” e “Assassinio dietro lo specchio” tratti dai romanzi di Agatha Christie. Un grande successo anche per il film Disney ” Pomi d’ottone e manici di scopa”, uno dei primi a mischiare la grafica cartoni animati e veri attori, per quegli anni era una tecnica molto apprezzata. Il suo più grande successo rimane sempre la serie tv ” La signora in giallo” che con ben 12 stagioni e oltre 260 episodi e 4 film per la televisione l’ha fatta conoscere in tutto il mondo.

Sarà proprio il personaggio di J. B. Fletcher, la scrittrice di gialli che risolve i casi di omicidio, a darle la fama al grande pubblico. Replicato all’infinito sino ad oggi, la serie ha una struttura del classico giallo ma con grandi innovazioni. Angela si batte infatti, con la Universal che vuole ” sistemare” e far sposare il suo personaggio, mentre l’attrice ritiene che un personaggio femminile e completamente autonomo sia ciò che desidera. Divenuta anche produttrice della serie, in tutti i crimini i suoi assassini una volta messi alle strette confessano. La morale e il rispetto anche nel crimine per lei sono importanti.

Ci sarebbe tanto da raccontare sulla vita provata di questa grande attrice, ma preferisco non farlo proprio per il riserbo che ha sempre tenuto e che non l’ha mai portata al centro di nessun gossip. Vi lascio alla sua ultima dichiarazione rilasciata al NY times:

Posso dirlo in tutta onestà, ero davvero una brava attrice, ero per prima cosa un’attrice e non un bel visetto. Sono stata soprattutto una caratterista, ma il ruolo in cui non sono stata una caratterista è stato proprio quello di Jessica Fletcher. Jessica Fletcher era probabilmente la cosa più vicina alla donna che sarei potuta essere se non fossi diventata un’attrice

Michele

All we hear is Lady ga ga

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Oggi voglio parlare di lei: Joanne Angelina Germanotta Stefani, in arte Lady Gaga

Ha 31 anni e da almeno 9 fa parlare di sé. Ma non solo per il suo look fuori dagli schemi, non solo per il suo attivismo contro l’omofobia e la violenza sessuale, non solo per le sue stravaganze: questa ragazza è davvero molto talentuosa.

Quando parlo di talento, non mi riferisco all’estensione vocale. Parlo di quella cosa che ti tiene incollato allo schermo quando la guardi alla televisione e che ti fa uscire da un concerto estasiato come se avessi avuto una visione mistica.

Perché lei sa fare questo. E’ bravissima in questo.

Chi l’avrebbe mai detto che l’allora ventiduenne Joanne sfondasse con l’album “The fame” ma soprattutto con “Poker face”? (beccatevi la versione acustica!)

Io mi metto nei panni di questa ragazza che grazie alle sue qualità (e grazie anche ai suoi genitori) riesce a farsi conoscere e a proporsi al grande pubblico acquisendo subito il suo consenso.

Dopo il primo album arriva il secondo nel quale spiccano titoli come “Bad romance”, AleJandro, la meravigliosa “Speechless” e, in collaborazione con un’altra grande voce, Thelephone”.

Cresce il suo successo in maniera esponenziale. E’ ormai un’icona della musica pop. Il suo percorso ricorda un po’ quello di Madonna (con la differenza che Gaga sa cantare molto meglio) e nel 2011 esce “Born This Way”. Bella la canzone omonima ma preferisco di gran lunga “Judas”.

Mi piace il fatto che sappia cantare molto bene e oltre a far quello, sa suonare, sa comporre (ha scritto testi per altri artisti molto famosi), sa recitare (è comparsa in alcuni telefilm), sa tenere egregiamente il palco, sa muoversi bene se non possiamo dire che sa ballare, è coinvolta socialmente, ha creatività e personalità da vendere.

Mi piace anche il fatto che abbia collaborato con diversi artisti a me molto cari tra cui Bolton, Aguilera, Stevie Wonder e, nell’album successivo, con Elton John. Tra l’altro ha appena festeggiato i settant’anni di quest’ultimo in compagnia di altre celebrità. Li lega una grande amicizia, tanto grande da portarla a esser scelta come madrina dei due figli di Elton.

Successivo all’album Artpop c’è quello in collaborazione con Tony Bennett. Si è cimentata anche nel Jazz. E come sempre, è riuscita bene anche in questo esperimento. La sua versatilità è davvero invidiabile!!!

infine, nel 2016 esce l’ultimo album, in cui Lady Gaga riprende un po’ le origini: Joanne. O forse, più che le origini, sembra mostrarsi un po’ meno “artefatta” e più genuina. Beh, va benissimo anche in questa versione. Bello il fatto che sia tornata ad esibirsi in locali piccoli. (anche se mi piacerebbe riuscire a trovare un biglietto per un suo concerto, ogni tanto).. Trovo ci siano brani anche un po’ rockeggianti. Infatti l’abbiamo vista sul palco dei Grammy coi Metallica (esibizione da dimenticare a causa di un guasto tecnico ma che comunque mette in risalto le qualità vocali di questa donna e la potenza dei Metallica). Tornando al disco, mi è piaciuto molto, soprattutto ascoltato in cuffia. Quanti bei colori riesce a dare a quella voce!

Concludo dicendo che mi riprometto di andare a un suo concerto e recensirlo. Ci riuscirò.

L’ultimo video che vi faccio ascoltare è di una canzone candidata a un sacco di premi. Parla di una tematica che sta molto a cuore a Joanne perché l’ha vissuta in prima persona. Vi invito ad ascoltare il testo e la voce di questo spettacolo di donna, che riesce a farmi rabbrividire dalla radice dei capelli fino alla punta dei piedi.

Grazie, Gaga.

 

– Roberta –