Aanno pubblicazione: 2009
Cognome autore: Dumas
Nome autore: Alexandre
ISBN: 978-8817029001
Pagine: 868
Prezzo: 12,00 €
Nome traduttore: Giuseppe Aventi
Collana: BUR
I Vent’anni dopo del titolo si riferiscono al tempo passato dalla fine delle avventure narrate ne I tre moschettieri (non è vero: il romanzo, a puntate, fu pubblicato appena pochi mesi dopo, complice l’enorme successo della prima parte!). Il cardinale Richelieu è morto e al suo posto c’è il cardinale italiano Mazzarino; anche Luigi XIII non c’è più e il figlio, Luigi XIV, è ancora un bambino sottoposto all’autorità della madre, la regina Anna d’Austria.
D’Artagnan ha quarant’anni, è tenente nei moschettieri del re (ma non ha fatto la carriera che avrebbe voluto) e non vede i suoi amici da molto tempo.
Dopo un’insurrezione del popolo, Mazarino viene a conoscenza delle imprese passate di D’Artagnan e, convocatolo, gli chiede di riunire i suoi amici per combattere la Fronda che mina l’autorità reale (e promette a D’Artagnan di nominarlo capitano dei moschettieri se avrà successo).
Solo per questo motivo D’Artagnan inizia a cercare i suoi amici. Ma non erano inseparabili? Sì, quando erano giovani uomini con il sangue caldo. Hanno trovato un loro posto nel mondo e hanno abbandonato parte dei loro sogni (anche se alcuni covano ancora sotto la cenere).
Per primo ritrova Aramis (il cavaliere d’Herblay) che è diventato abate e appoggia la Fronda. Poi D’Artagnan va da Porthos, che ha acquistato molte proprietà grazie al denaro della moglie ora deceduta ed è divenuto il signor du Vallon de Bracieux de Pierrefonds. Non ha purtroppo realizzato il suo sogno, quello di essere nobile. D’Artagnan gli promette il titolo di barone se lo aiuterà contro la Fronda e naturalmente Porthos decide di seguirlo.
L’ultimo incontro è quello con la persona più cara, Athos (il conte di La Fère), che abita nella tenuta di Bragelonne ed è il tutore di un ragazzo che gli somiglia e di cui è il padre (anche se la notizia non è nota): Raoul (Visconte di Bragelonne).
E’ proprio Raoul che incontra per primo il cattivo di questo libro che altri non è che il figlio di Milady, Mordaunt, che vuole vendicare l’uccisione della madre a opera del boia di Béthune, lo zio Lord Winter e i quattro moschettieri.
Nel frattempo Athos e Aramis, fedeli a Enrichetta Maria, sorella di Luigi XIII e moglie del re d’Inghilterra, Carlo I, vanno in Inghilterra in soccorso del re che è stato attaccato dalle truppe di Cromwell. Anche D’Artagnan e Porthos vanno in Inghilterra per ordine di Mazzarino per portare una lettera allo stesso Cromwell.
Qui i quattro amici si ritrovano e decidono di servire Carlo I, dapprima cercando di farlo fuggire, quindi cercando di impedire che venga ucciso a Londra: come sappiamo dalla Storia, non avranno successo… e il motivo è sempre Mordaunt che sembra un essere mandato dall’Inferno più che un giovane uomo. La resa dei conti avviene su una barca, quando i nostri eroi lasciano l’Inghilterra per rientrare a Parigi: la barca viene imbottita di esplosivo, ma sono i sicari di Cromwell a saltare in aria, mentre gli ex moschettieri si salvano su una scialuppa. Mordaunt cerca di farsi salvare da loro e quasi ci riesce: Athos prova pena per lui e questo senso di colpa quasi lo perderà perché Mordaunt tenterà di affogarlo insieme a lui… ma Athos riesce ad accoltellarlo e nulla si frappone al rientro dei quattro amici in patria.
Dopo una serie di altre vicissitudini, che intrecciano fatti inventati con accadimenti storici, i quattro protagonisti ottengono quanto da loro desiderato… e si ridividono, tornando ognuno alle sue faccende. Ma sarà vero? Cosa succederà nella terza parte?
Sappiamo che sono ancora amici, ancora i loro cuori battono: “tutti per uno, e uno per tutti” e le loro avventure fuori dalla Francia sono state ancora più coinvolgenti di quelle del volume precedente.
Insomma, un saaaaaacco di pagine, a cui forse siamo meno abituati, ma ne vale sicuramente la pena!
Sabrina