Le Nuotatrici

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Ho visto questo film come novità di fine 2022 sul portale di Netflix. Una storia dura ma reale che vale la pena di vedere e conoscere. La storia è quelle di due sorelle inseparabili Yusra e Sara Mardini, con la passione per il nuoto che gli viene trasmessa dal padre, ex atleta agonistico. La loro sfortuna è di vivere in Siria, un paese perennemente in guerra. La loro vita quotidiana è scandita dagli allenamenti in piscina grazie alla nazionale siriana. I tumulti e i soprusi quotidiani di controlli di militari sono il contorno delle loro giornate. Tutto cambia quando durante un allenamento avviene un bombardamento.

Il centro sportivo dove si allenano viene attaccato e distrutto. Fortunatamente le ragazze sopravvivono ma è subito chiaro che il loro futuro a Damasco non è più possibile. Convincono quindi il padre a lasciarle scappare verso la Germania per trovare un futuro di atlete. Il viaggio parte in aereo verso la Turchia ma appare subito evidente che le difficoltà sono appena iniziate…

Assieme ad un cugino che viene affiancato dalla famiglia per la loro protezione, il viaggio appare subito disperato per le condizioni da affrontare. La prima tappa è la Grecia, affrontano così il mar Egeo su di un gommone insieme ad altri 18 profughi provenienti da diversi stati in varie condizioni. Uomini e donne, una madre un neonato che scappano da zone di guerra ancora peggiori. Il gommone è sovraffollato e dopo aver pagato molti soldi per poter affrontare quel viaggio le sorelle decidono di buttarsi in acqua per salvare il gommone che con il peso di troppe persone continua ad imbarcare acqua. Arrivati a Lesbo vengono accolti ormai stremati, da associazioni di aiuto.

Il viaggio che doveva essere veloce si trasforma in una traversata estrema, dove i giovani vengono truffati, derubati e sfruttati per la loro paura e disperazione da molte persone lungo il cammino. Le ragazze attraversano la Serbia, l’Ungheria, l’Austria sino ad arrivare in Germania che era il loro obiettivo. Sempre guardate male e attraverso il pregiudizio le sorelle cercano di farsi accettare come rifugiati. Una volta a Berlino Yusra e Sara vanno in piscina per riprendere gli allenamenti e incontrano un allenatore a cui chiedono disperatamente aiuto.

Nel 2016 il comitato olimpico vista la situazione di molti paesi, decide di comporre una squadra di soli rifugiati, mentre Yusra si impegna al massimo per entrare a farne parte, Sara decide di dedicarsi all’aiuto dei profughi per l’esperienza che hanno vissuto. Questa storia, raccontata anni dopo dalle stesse protagoniste, ci da uno spaccato reale di come possono accadere le cose e di come questi profughi si trovino in situazioni di fuga da paesi in balia di tumulti i e guerre. Ben lontani dall’immagine di profughi che spesso ci viene descritta dai media. Un film che consiglio caldamente di vedere per capire davvero anche il punto di vista di persone che cercano solo di avere un futuro ed una vita che non sarebbe possibile nel paese di origine.

Se per Yusra e Sara l’epilogo di questa storia è stato positivo perchè arrivati a destinazione, nel vedere questo film si comprende quanti muoiono in questi viaggi della speranza per poter dare un futuro a se stessi o ai propri figli.

Buona visione

Michele

The Protégé

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Torniamo a parlare delle nuove uscite di Prime Video, in questo caso una produzione statunitense. Tra le masse di film usciti da queste piattaforme a volte si trovano film interessanti e godibili da vedere. Questo è il caso di The Protégé. Un film di azione puro con tre attori principali molto bravi. Troviamo infatti Samuel Jackson che interpreta un sicario senza scrupoli che anni addietro ha salvato, durante una missione a Saigon, una bambina che porta con lui negli Stati uniti con il nome di Anna. Lei è Maggie Q, viene cresciuta come fosse una figlia ma anche collega dello stesso padre nel lavoro che svolge e viene quindi addestrata alle armi e al corpo a corpo.

Perfettamente inserita nell’impressa di famiglia, Anna si trova coinvolta in un intrigo voluto per uccidere colui che l’aveva salvata. Lascia quindi tutto per vendicarsi e fare giustizia. In questo film di grande azione si rivedono alcuni ingredienti di altri grandi film. In parte lei ricorda una moderna Nikita in versione attualizzata, ed in parte rimanda ad una versione femminile di John Wick, anche se questo film è decisamente meno violento di quest’ultimo. Torniamo però alla nostra storia, Anna segue passo passo i mandanti dell’omicidio arriva al terzo protagonista di questo film Michael Keaton. La sua posizione di antagonista a tratti crudele e a tratti più morbida, rende più interessante la storia.

Keaton negli ultimi anni ci ha abituati a personaggi ed interpretazioni veramente di prima categoria. Come in ogni film Action che si rispetti, arriveremo ad un epilogo tra esplosioni, combattimenti di armi e corpo a corpo senza alcuna esclusione, scorrimenti di sangue che sono un pò d’obbligo e forse anche una apertura sul finale che potrebbe far pensare a un seguito di questo film. Molto probabilmente sarà dettato dal successo o meno dello streaming. Nel frattempo vi lascio il trailer e una buona visione.

Michele

L’erba Cattiva

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Commedia del 2018 girata in Francia, L’Erba Cattiva è uno di quei film che all’apparenza possono sembrare banali o leggeri ma che invece nascondo una trama interessante e una storia non banale da scoprire.

Wael il protagonista è un giovane ragazzo che vive di espedienti di piccola truffa per sopravvivere, la sua complice è Monique, una anziana signora interpretata da una sempre convincente Catherine Deneuve.

Durante una di queste truffe vicino ad un supermercato, Monique si imbatte per caso in un vecchio amico, Victor il quale viene scippato da Wael che però non riesce a sfuggirgli. Victor si fa quindi raccontare da Monique la loro situazione e le offre un posto di lavoro presso una scuola che assiste ragazzi problematici. Inizialmente alla ricerca di un insegnate per i ragazzi, Wael viene coinvolto come sostituto in attesa di assumere un professionista.

Il gioco delle parti inizia quando i ragazzi e Wael dovranno conquistare la fiducia reciproca. Non essendo un vero insegnante, Wael utilizzerà piccoli stratagemmi imparati nella vita di strada per portarli dalla sua parte. Durante lo svolgimento di questa storia principale, ne abbiamo una seconda in uno scenario di guerra con un piccolo bambino ed una suora, che solo alla fine del film potremo comprendere.

Victor inizialmente è deciso a voler trovare un vero insegnante, mentre Monique ha grande fiducia nelle capacità di Wael e pertanto fa di tutto perchè la ricerca di un nuovo insegnante non vada a buon fine. Durante le giornate con i Ragazzi, Wael inizia a comprendere che anche per lui c’è qualcosa di buono e che può diventare determinante per aiutare la vita di questi ragazzi. La commedia non si prende sul serio e si alternano momenti più divertenti e leggeri a momenti seri di contenuto. Questa contrapposizione tra drammatico e divertimento, rende il film accattivante e coinvolgente allo stesso tempo.

Il film è disponibile sulla piattaforma Netflix e ne consiglio la visione per tutte le età, fatemi sapere se vi è piaciuto.

Michele

L’ONDA, la società che non impara dal passato.

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  • Attori: Jurgen Vogel, Frederick Lau, Jennifer Ulrich, Max Riemelt, Christiane Paul
  • Regista: Dennis Gansel
  • Formato: DVD, PAL, Schermo panoramico
  • Audio: Italian (Dolby Digital 5.1), German (Dolby Digital 5.1)
  • Sottotitoli: Italiano
  • Regione: Tutte le regioni
  • Formato immagine: 16:9
  • Numero di dischi: 1
  • Studio: Bim
  • Data versione DVD: 20 mar. 2013

In questi giorni mi è capitato di rivedere alcuni film di qualche anno fa (2010). Immediatamente mi sono ricordato di quanto mi avesse colpito uno di questi, così ho deciso di raccontarvelo. Tratto dal libro “L’onda. La storia non è un gioco”.

Questa storia inizia in un istituto superiore tedesco, dove si è deciso di organizzare una settimana a tema. Il professor Rainer, tipicamente vicino ai ragazzi, vorrebbe che gli assegnassero il tema dell’anarchia a lui più congeniale. Si trova, invece, a dover far lezione sull’autocrazia, qualcosa che non ha mai sopportato. Sin dalla prima lezione i ragazzi si dimostrano completamente disinteressati, convinti che, al giorno d’oggi, non si possano ripetere gli errori del passato come quelli di una dittatura.

Rainer decide di portare in classe un esperimento reale, convinto di poter dimostrare quanto le persone siano influenzabili. Il primo passo è quello di trovare un leader. Non riuscendo ad accordarsi i ragazzi eleggono proprio Rainer, che accettando volentieri l’incarico, darà forza al suo esperimento. Il secondo passo è quello di obbligare i ragazzi ad alzarsi in piedi ogni volta che vogliono parlare e di farlo ad alta voce. Questo per dare forza a quello che viene detto che per far si che le persone siano convinte. Successivamente viene rivista la disposizione dei banchi: gli studenti più svogliati vengono messi vicini ai più bravi e, in coppia, finiscono anche quelli che non si possono sopportare. Lo scopo di questo è creare unità nel gruppo. Rimangono solo due cose da fare: uniformare e assegnarsi un nome.

Così una camicia bianca ed un paio di jeans, divengono l’uniforme ufficiale del gruppo. Mentre viene scelto un nome importante: “L’onda”, qualcosa che è difficile da fermare. Nei primi giorni dell’esperimento i benefici non tardano ad arrivare: i ragazzi sono più sicuri, si sentono coinvolti e responsabilizzati, insomma migliorano continuamente. La preside si complimenta con Rainer per i suoi risultati. Al tempo stesso però si iniziano a vedere le conseguenze. Chi non si adatta o non indossa l’uniforme, viene escluso e deriso. Si aiutano solo i membri del gruppo e si cerca di fare proselitismo in tutta la scuola spingendo sul fatto che L’Onda è l’unico gruppo importante. Nella città alcuni ragazzi mettono il logo del gruppo dappertutto con adesivi e vernici spray. Per i ragazzi più deboli il gruppo diventa una vera e propria filosofia di vita; proprio grazie al gruppo, ricevono uno status sociale che prima non avevano mai ottenuto. Lo stesso Rainer, che soffriva sempre di un complesso di inferiorità rispetto agli altri professori, trova motivo di orgoglio nel gruppo che ha fondato.

Alla fine della settimana gli episodi di violenza tra i gruppi di ragazzi divengono sempre più frequenti. Rainer viene informato di fatti che non credeva possibili e convoca tutti i membri nell’Aula Magna della scuola. Una sala gremita di ragazzi assistono increduli al suo discorso. L’onda verrà sciolta! Un amaro risveglio toccherà ogni ragazzo che ha fatto del male ad un suo compagno in quanto non voleva uniformarsi. Mentre la gran parte di loro si rende conto di ciò che inconsapevolmente ha contribuito a creare, altri non sopportano l’idea di tornare indietro…

La tragedia è dietro l’angolo. Ormai fuori controllo, il professore non potrà fare a meno che assistere a ciò che sta per succedere. Sconvolto come gli altri ragazzi, sarà all’uscita della scuola che vedrà gli sguardi degli insegnanti, alunni, e genitori: il segno di un fallimento totalmente incontrollato. La cosa più preoccupante è che, tutto ciò prende lo spunto da un esperimento sociale realmente accaduto. Per questo non si dovrebbe dare per scontato che il passato non possa ripetersi.

 

Come sempre vi lascio al trailer:

– Michele –