The Titan, il nuovo Sci-Fi

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cover

Questo è un nuovissimo film di Fantascienza che, da pochi giorni, è stato reso disponibile allo streaming online. Un cast davvero di tutto rispetto, da Sam Wortingthon a Taylor Schilling (star di Orang is the new black). Come già visto in precedenti racconti di genere Shi-fi anche in questo caso la Terra si trova in condizioni critiche. Abbiamo consumato tutte le risorse ed entro una decina di anni il pianeta non sarà più vivibile. Non resta che tentare di colonizzare un nuovo mondo, rendendolo abitabile modificandone l’atmosfera ed il terreno.

modifiche

Mentre nei film finora proposti questa colonizzazione veniva condotta direttamente su di un pianeta, in questo caso il progetto è molto più ambizioso. Perchè invece di modificare un suolo o un’atmosfera non modifichiamo geneticamente dei soggetti che possano poi sopravvivere sul quel pianeta e modificarlo direttamente la? Creare un super uomo. Rick il nostro protagonista si trasferisce insieme alla moglie Abigail ed al loro figlio presso la base militare, dove una squadra di soggetti accuratamente selezionati parteciperanno al progetto Titano.

famiglia

Le famiglie dei volontari selezionati vivono in una base riadattata alle loro esigenze, questi ultimi partecipano ad esercitazioni e allenamenti estenuanti atti a renderli fisicamente migliori. Oltre l’allenamento, il laboratorio e gli scienziati che li seguono, inoculano più volte al giorno sostanze varie che dovrebbero apportare modifiche genetiche migliorative. I soldati non sono però così consapevoli di ciò che assumono dato il carattere sperimentale del processo. Mentre gli effetti delle sostanze si fanno presto vedere, la vita dei soggetti interessati e delle loro famiglie faticano a stare al passo.

piscina

Il modo di respirare e di rispondere agli stimoli esterni cambia. La resistenza fisica diventa sovrumana. Iniziano anche a cambiare il loro carattere e la fisicità. Quello che realmente manca a questa sceneggiatura ed al racconto è un vero approfondimenti delle tematiche che pone. Si limita a lambire gli argomenti senza approfondire nulla. Uno sguardo superficiale che non coinvolge mai. Si è sempre li ad aspettare un colpo di scena che non arriva, suscitando un senso di ansia e tensione. Eppure non è sicuramente un horror. Verso la metà del film si intuisce chiaramente quello che sarà l’epilogo di questa storia. Spiccano sicuramente la buona recitazione, gli effetti e una certa originalità del racconto. Basta questo a renderlo un film da vedere assolutamente?

Su questo ho qualche dubbio, vi lascio al trailer

– Michele –

Parigi a tutti i costi, moderno e tradizione si fondono

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  • Attori: Reem Kherici, Cecile Cassel, Tarek Boudali,Philippe Lacheau, Shirley Bousquest
  • Regista: Reem Kherici
  • Formato: DVD, PAL
  • Audio: Italiano (Dolby Digital 2.0)
  • Lingua: Italiano
  • Sottotitoli: Italiano
  • Regione: Regione 2
  • Numero di dischi: 1
  • Studio: RAI CINEMA S.P.A.
  • Data versione DVD: 19 nov. 2015
  • Durata: 120 minuti

Questa divertente commedia è del 2013, produzione francese che arriva da noi con un pochino di ritardo (2015) come spesso accade per le pellicole europee. Considerati anche i fatti recenti, una volta tanto Parigi è lo sfondo per una storia leggera e divertente per tutta la famiglia.

Ed ecco la nostra protagonista Maya, vestita di bianco in splendida forma che frequenta la vita mondana. Si sta recando in discoteca come sempre, insieme alle amiche/ colleghe. Maya lavora per una grande Maison di moda parigina, vive in un bellissimo quartiere centrale vicino alla Tour Eiffel da quasi venti anni, anche se le sue origini sono marocchine. Le giornate scandite da lavoro, feste, la ricerca della perfezione. Sembra essere a suo agio nel mondo effimero e superficiale che la circonda; anzi sta proprio facendo carriera. Nulla o poco si sa della sua famiglia, con i quali evita oramai da anni ogni contatto. Il destino però, si sa è in agguato, così mentre Maya esce dalla discoteca viene fermata dalla polizia. Pare proprio che da oltre un anno abbia dimenticato di rinnovare il suo permesso di soggiorno. Risultato?: RIMPATRIO IMMEDIATO COME CLANDESTINA.

Accompagnata da un gendarme sino al suo volo per il Marocco, Maya cerca di nascondere la sua situazione con l’aiuto degli amici,considerato che proprio tra due settimane si svolgerà la settimana della moda che potrebbe finalmente valerle un contratto fisso. Ancora ignara ed inconsapevole della sua condizione, Maya è convinta che appena rientrerà in Marocco potrà avere un visto per rientrare.

In questa prima parte del film, ci vengono enfatizzate le differenze dei due paesi, il progresso, le comodità, il modo di vivere che si contrappone ancora a profonde tradizioni. Maya si ritrova nella sua casa di infanzia con una famiglia che non la comprende, eppure nemmeno lei si sforza di andargli incontro. La convivenza forzata con papà, nonna e fratello, porterà a galla tanti ricordi, rabbie e vecchi rancori familiari. Inizialmente Maya si mostra dura e non vuole sentire ragioni, nel frattempo a Parigi si scatena la gelosia ed il gossip tra le sue colleghe. La malignità è sempre dietro l’angolo si sa.

Una volta accettata la sua nuova situazione, Maya faticherà alquanto ad abituarsi al nuovo stile di vita. Eppure saranno proprio queste differenze culturali, di tradizioni che le saranno indispensabili per lavorare su se stessa e ripartire nella sua vita, le sue priorità. Certo la storia che vi propongo non sarà perfettamente originale, ma è fresca e divertente. Gli spunti e quelle differenze che vengono proposte in maniera così marcata, vi dovrebbero fare riflettere sull’argomento integrazione. Di questi tempi tema sempre molto caldo.

Anche questa volta vi propongo un film divertente, per la famiglia che saprà anche stupirvi in una certa maniera. Vi lascio al trailer e aspetto come sempre i vostri commenti.

– Michele –

FREEDOM WRITERS, la forza delle storie vere

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  • Attori: Hilary Swank. Scott Glenn, Imelda Staunton, Patrick Dempsey
  • Regista: Richard LaGravanese
  • Formato:DVD, PAL, Schermo panoramico
  • Audio:Italian (Dolby Digital 5.1), English (Dolby Digital 5.1)
  • Regione:Regione 2
  • Formato immagine:1.78:1
  • Numero di dischi:1
  • Studio:Paramount
  • Data versione DVD:15 ott. 2007
  • Durata:118 minuti

Come forse avrete notato, ho una certa predilezione per i film che raccontano storie vere, soprattutto se sono ben fatti come questo. Passato un po’ sotto silenzio in Italia, questo film racconta la vera storia di Erin Gruwell: insegnante al suo primo incarico in una delle scuole più “difficili”, nell’ambito di un programma di integrazione razziale. Si lo so, qui in Italia, non è certo un problema così sentito come lo era, già anni fa, negli Usa.

Potete bene immaginare gli ostacoli da affrontare e il livello in cui si trova a dover insegnare la protagonista. Nessuna credibilità. Il suo costante impegno le consente di far breccia nell’interesse dei suoi studenti, introducendo quello che l’olocausto aveva fatto in Europa rispetto al razzismo. Così, con grandi sforzi, Erin si impegna in altri due lavori, per poter pagare le entrate ai musei di ragazzi e far conoscere loro la storia del Nazismo. Importanti reduci racconteranno loro cosa accadeva, segnando profondamente l’immaginario dei ragazzi.

Conquistata la fiducia dei suoi studenti, Erin si trova contro la scuola, gli insegnati e persino suo marito. Il sistema, infatti, non è fatto per i cambiamenti e gli insegnanti adorano ancor meno chi riesce in ciò che nessuno, con più esperienza, era riuscito a fare prima. La svolta arriva con l’assegnazione della lettura del Diario di Anna Frank. Questo libro colpisce profondamente gli studenti che decidono di invitare a scuola la donna che nascose Anna nella sua casa. Prende avvio una serie di attività di raccolta fondi e di pubblicità sull’istituto che è sempre contrario a tali iniziative.

Infine l’idea che ha cambiato tutto: mettere per iscritto i diari delle vite dei suoi ragazzi, i “ Freedom writers” appunto, che diventerà un libro best seller negli Stati Uniti. Così Erin, forte della sua determinazione e dei suoi risultati, riuscirà, contro ogni ostacolo del suo istituto, ad essere autorizzata a seguire i ragazzi della sua aula per tutti gli anni a seguire, ma soprattutto ad ispirare il modello della sua aula in tante scuole americane, che cercheranno quindi di replicare le modalità di un successo scolastico.

Questa è la vera classe di Erin Gruwell. Consiglio a tutti voi la visione di questo film, perchè vi darà veramente molti spunti di riflessione. Ho trovato, poi, davvero brava la giovane Hilary Swank (ormai premio Oscar) che si è sempre trovata a suo agio nei ruoli più difficili e drammatici.

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– Michele –

St.Vincent, il cinema che sa ancora raccontare

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Attori: Bill Murray, Melissa McCarthy, Naomi Watts, Chris O’Dowd, Terrence howar
Regista: Theodore Melfi
Formato: DVD, PAL, Schermo panoramico
Audio: Italian (Dolby Digital 5.1), English (Dolby Digital 5.1)
Lingua: Italiano, Inglese
Sottotitoli: Italiano
Formato immagine: 1.85:1
Numero di dischi: 1
Studio: Eagle Pictures
Data versione DVD: 6 mag. 2015
Durata: 99 minuti

St. Vincent è uno di quei film che una volta finito vi fa sospirare e dire: “finalmente una storia diversa”. Se, come me, siete appassionati di cinema, avrete certamente notato che negli ultimi anni, l’originalità scarseggia parecchio. Questo film riporta finalmente in primo piano sceneggiatura, dialoghi e una storia davvero coinvolgente. Bill Murray (che non ha bisogno di presentazioni) interpreta Vincent, un anziano antipatico e indisponente verso tutti. Sembra avere ogni difetto. L’uomo vive in una casa che pare un immondezzaio, è pieno di debiti, fuma, beve e, insomma, ha tutti i vizi peggiori. Sommerso dai debiti con la banca e di gioco, il protagonista si ritrova con due nuovi vicini di casa: Maggie (la ormai strepitosa Melissa McCharty) e suo figlio Oliver un ragazzino che va alle scuole medie. La madre è stata praticamente obbligata a trasferirsi a causa della separazione dal marito avvocato e riesce a trovare, in quella zona, una buona scuola cattolica per il figlio.

(L-R) BILL MURRAY and JAEDEN LIEBERHER star in ST. VINCENT

L’incontro con Vincent è a dir poco traumatico:  lui scorbutico e maleducato, si approfitta subito del bisogno che Maggie ha di dover lasciare a qualcuno il figlio dopo la scuola. Il lavoro della madre come tecnico di TAC, infatti, non le permette di avere i turni che vorrebbe.

Il figlio Oliver, dal canto suo, ha i problemi di inserimento di tutti i ragazzi nuovi. Piccolo e molto magro è facile preda dei bulli della scuola. Quando Oliver, rientrando dalle lezioni, si ferma a casa di Vincent, i due sono costretti ad avere un rapporto. Vincent si accorge delle difficoltà del ragazzo e gli insegna a difendersi, non direi come un padre, più che altro lo tratta come un coetaneo… molto scorretto, lo introduce nei bar che di solito frequenta e alle corse dei cavalli dove scommette. Tutta questa novità per Oliver è davvero il massimo. Prende un pizzico di coraggio e le sue disavventure a scuola cominciano a cambiare in rapporti di amicizia.

Vincent ha solo relazioni con due persone nella sua vita. Daka, una prostituta (interpretata da Naomi Watts) e una dolce signora a cui ogni settimana fa visita in una casa di riposo. Daka è incinta ma, senza soldi, continua ad esercitare e sembra che il suo rapporto con Vincent sia qualcosa di particolare.

La storia ruota intorno a questi quattro personaggi intensamente legati tra di loro. La svolta arriverà quando Vincent viene colto da un grave malore e queste persone saranno li per lui. Il finale di questo film l’ho adorato! Un mix sapiente di humor, sarcasmo, dramma e direi anche qualche risata. Nessun effetto speciale in questa storia, solo degli attori bravissimi e una sceneggiatura notevole che vi trasporterà in questa storia bellissima.

ST. VINCENT (2014)(L-R) MELISSA McCARTHY, JAEDEN LIEBERHER and NAOMI WATTS

In definitiva, mi pare chiaro che vi consiglio di vederlo, ne vale la pena credetemi. Sapete una cosa? Non è per niente semplice raccontare i film che piacciono. Vorrei spiegarvi, nel dettaglio, le parti che ho preferito o i momenti per me migliori, ma anche svelare troppo di una storia toglie poi il gusto o la sorpresa di vederla no?
Come sempre vi lascio al trailer

 

– Michele –