The Bold Type

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Vi parlo di questa serie americana molto leggera, che si ispira alla vera vita di Joanna Coles, ex caporedattrice di Cosmopolitan. Rivista molto famosa che tutti avrete sentito per lo meno nominare. Guardando al prima serie, di getto viene un pò il paragone con il famoso ” Sex and the City”. Infatti anche The Bold Type è ambientanto a Manhattan, patinata e leggera la serie si appoggia sulle tre protagoniste.

Jane, Kate e Sutton sono le tre amiche per la pelle che lavorano per la stessa rivista “Scarlet” specializzata in moda e spettacolo. Come tutte le millenials, le tre ragazze affronteranno le sfide lavorative, ma soprattutto relative allaloro vita di relazione e sessualità. Gli argomenti sono affrontati con leggerezza ma non troppo superficalmente, perchè il taglio vuole essere fresco e non pesante. La serie ècomposta di 5 stagioni totali e l’ultima è attualmente in programmazione.

Oltre a lavorare assieme, le ragazze vivono anche nello stesso appartamento, dandosi un supporto essenziale l’un l’altra. La caporedattrice della rivista è Jaqueline, donna molto raffinata e con una visione del futuro chiara ed esperta. Sarà spesso lei che più che come capo, come ruolo di modello saprà dare loro la spinta e le giuste motivazioni per superare i conflitti personali e lavorativi. Niente di originale all’orizzone come serie tv, ma per quanto scontata la serie è scorrevole, piacevole e leggera. Qualcosa di non troppo impegnativo visti i tempi pesanti. Sicuramente rivolta ad un pubblico più femminile.

Tra sfide lavorative e personali, le tre ragazze dovranno farsi strada in un mondo competitivo come quello di NY e quello personale e più complicato. Anche le differenti età ed esperienze lavorative, affrontano diverse problematiche in cui anche il pubblico può riconoscere esperienze simili. Potete trovare la serie sia su Netflix che su Prime Video, mentre in chiaro attualmente su La 5.

Buona visione soprattutto in compagnia

Michele

La Giudice

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Serie coreana di grande successo “La Giudice” è un legal drama come ce ne sono molti nell’attuale tv, che sa però distinguersi per la trama e le sue storie. Questa miniserie regge sulla sua protagonista Sim Eun Seok, che viene trasferita come giudice, al tribunale di stato minorile. Il giudice Sim appare glaciale e imperturbabile, la legge va applicata e tutto deve essere giudicato mettendola in pratica efficacemente. In apparenza spietata e senza cuore, si impegna anima e corpo nei suoi casi.

I crimini commessi dai minori, sono particolarmente crudi ed efferati. Sotto accusa c’è la legge Coreana sui minori, in cui è scritto che sotto i 14 anni non si può essere puntiti. La giudice rappresenta la legge ed il suo volto quasi completamente inespressivo ne è un’estensione. Caso dopo caso però, vediamo anche un volto più umano di Sim, che non è volto esclusivamente alla punizione ma a capire le cause e circostanze dei delitti per porvi un rimedio usando la legge.

Accade quindi che lo spettatore inizi ad entrare in empatia con questa giudice e il suo modo di lavorare. La serie riporta quelle che sono le criticità della cultura coreana, dove spesso i valori familiari sono trascurati e si ribaltano nei comportamenti di ragazzi sempre più violenti e incapaci di controllarsi. La povertà e il grande divario tra ricchi e nullatenenti è sempre più accentuata. Una critica al modo di vivere delle ultime generazioni e il tentativo di usare la legge e il rispetto per essa, come arma di difesa.

Particolare attenzione viene anche dato al rapporto che viene tenuto dai capi verso i propri sottoposti. Il tribunale è una gerarchia e il capo non può mai essere contraddetto, nemmeno quando è in torto. In questo ambiente difficile, emerge anche la storia personale di Sim. Una storia dura e drammatica che l’ha resa quella che è, una giudice che ” disprezza i minori” che infrangono la legge. Questo mix di fiction e spaccato di società reale, ha reso questa serie particolarmente apprezzata decretando anche il suo successo internazionale. L’attrice protagonista, molto famosa in patria, ha questo volto così freddo da non far nemmeno trasparire i suoi 51 anni di età.

Valeria

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Serie spagnola che racconta le vicende di Valeria e le sue tre amiche per la pelle. Questa serie di grande successo in patria, prende ispirazione da una serie di romanzi rosa di una scrittrice e blogger. Tutto ruota intorno alla vita di Valeria e delle sue amiche: Lola, Carmen e Nerea. Una sorta di ” Sex and the city” spagnola ma con alcune differenze sostanziali. Nonostante la storia semplice e alla fine anche un pò banale, questa serie ha conquistato il pubblico per la simpatia e per la facilità di ritrovarsi nelle varie situazioni.

Valeria alla soglia dei 30 è una ragazza sposata che è in crisi sia nel suo matrimonio che nella sua carriera. Vorrebbe essere una scrittrice ma non riesce a decollare, mentre non sa bene capire che cosa vuole, anche il suo matrimonio è in una fase di stallo senza comunicazione . Intorno a lei si sviluppano le storie delle sue amiche: Lola l’amica di lunga data, che è traduttrice e presa in una relazione di alta passione sessuale con un uomo sposato, la tenera Carmen che lavora in un’agenzia pubblicitaria ed è sempre insicura ed innamorata segretamente del suo collega ed infine Nerea, avvocato di buona famiglia con aria di perfezione ma segretamente lesbica che non sa come dirlo alla propria famiglia.

Come sempre per complicare meglio le cose arriva un nuovo ragazzo che fa precipitare Valeria nel desiderio e nella tentazione, tanto da trasformare il suo romanzo in un libro a luci rosse che racconta le sue esperienze personali e fantasie. La prima serie di soli otto episodi, risulta leggera fresca e divertente, tanto che rimane facile da seguire. Insieme alle amiche ricalca un pò quelle che sono le classiche situazioni di crisi sentimentali e di vita personale che chiunque potrebbe avere. L’umorismo non manca così come le parti più serie.

Valerie insieme al supporto sempre presente delle sue migliori amiche dovrà quindi capire che cosa fare della sua carriera e della sua vita personale. Prenderà decisioni importanti che la aiuteranno a capire chi è e che tipo di persona vuole essere. In questo percorso decisionale anche il rapporto con le amiche avrà una sua maturazione. La leggerezza e la freschezza e i colori accesi di questa serie la rendono adatta per qualche momento di spensieratezza e divertimento.

Michele

Il colore delle Magnolie

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La serie tv di cui vi parlo oggi è tratta da una serie di ben 11 libri dell’autrice Sherryl Woods. Decisamente più famosa in America rispetto al mercato europeo, Netflix ha deciso di trarne una serie. Vi avviso subiro che questa serie è riservata per lo più ad un pubblico femminile o prettamente familiare.

Le tre protagoniste assolute sono tre amiche per la pelle: ( da sinistra nella nostra foto) Dena Sue, Helen e Maddie. Ciascuna di loro alle prese con i problemi personali. Dena Sue sta crescendo una figlia adolescente da sola, è uscita da un matrimonio non facile e sta cercando di tenere il suo ristorante come capo chef.

Interpretata da Brooke Elliot, divenuta famosa grazie alla serie Drop Dead Diva ( vedi articolo legal drama) e soprattutto lontana dallo stereotipo dell’attrice perfetta come lo sono le altre due.

Helen ha fatto carriera ed è un avvocato di successo, segue le amiche che conosce da una vita ma si occupa anche dei problemi della città. Se il lato professionale va bene, quello privato stenta a decollare e seppur fortemente voluta, una relazione stabile pare non essere in arrivo.

Ovviamente qualche possibilità non tarderà ad arrivare… proprio mentre Helen è occupata in uno dei suoi casi in cui cerca di trarre il meglio per la sua comunità.

Infine abbiamo Maddie, su cui si concentrano maggiormente le vicissitudini. Lasciata da un marito medico e conosciuto per una ragazza molto più giovane di lei e rimasta incinta. Inoltre ha 2 ragazzi a cui badare uno dei quali gioca molto bene a Baseball. Mentre Helen cerca di essere la madre perfetta in balia tra un pettegolezzo e un problema familiare si innamora proprio del coach del figlio.

Ora che vi ho illustrato un po’ la trama, vi chiederete cosa ha di speciale questa serie. In effetti se pur prevedibile e spesso banale nella storia, spicca per la buona recitazione delle tre protagoniste. Le storie che vengono affrontate sono quelle della vita vera, ma più edulcorate per le famiglie e i valori che cerca di portare. Amicizia, amore, famiglia, lealtà. Il ” fare la cosa giusta paga”. Direi parecchio buonista. Eppure ogni tanto un po’ di positività ci vuole.

Una storia di amicizia in cui i drammi non sono troppo calcati ed in cui c’è sempre al tuo fianco una persona che può darti una mano. Insomma un prodotto leggero e che potrebbe farvi trascorrere qualche ora spensierata. Di questi tempi mi son detto… perché no?

Se avete un’opinione a riguardo vi ricordo che sulla nostra omonima pagina Facebook potete scriverci!

Il pubblico della nota piattaforma streaming sembra averlo apprezzato ed è quindi stata confermata una seconda stagione.

– Michele –

Halloween e Cinema

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Siamo ormai prossimi alla famosa notte di Halloween, se pur di tradizione più americana, questa ricorrenza si sta negli ultimi anni integrando e ingrandendo nel nostro paese. Mi sono così soffermato a pensare che oltre a tutto quello che gira intorno a questa festa, l’industria cinematografica ne ha fatto un vero e proprio tema.

Ho così deciso di proporvi quelli che sono i titoli più classici di Halloween o i titoli che ben si associano a questa festività.

Sabrina

Nuova partenza per la Strega Sabrina ( ex teenage witch), che smette i panni della commedia per passare a toni molto più cupi e thriller. Sabrina sempre studentessa che vive con le sue due zie, si trova in contrapposizione con il signore oscuro che la vuole a tutti i costi. Da menzionare l’attice Miranda Otto che interpreta una delle zie . Dieci episodio da vedere in questo periodo di fine ottobre.

Hocus Pocus

Super classico di Halloween, se vi manca dovete assolutamente recuperarlo. Tre sorelle streghe si risvegliano nella notte di ogni santi perchè un vergine ha acceso la candela nera. Avranno una sola notte per poter rimanere sulla terra e faranno di tutto per poter riuscire. Bette Midler e Sara Jessica Parker sono le protagoniste assolute di questo film Disney tra i più apprezzati negli anni.

The Night Before Christmas

Un altro classico della Disney, siamo nel paese di Halloweentown il cui principe è Jack. Stanco e deluso in cerca di novità si imbatte nel paese del natale. Si innamora della sua atmosfera ma non  ne comprende sino in fondo il significato. Decide di portare il natale ad halloweentown, scontrandosi con i concittadini che non capiscono che cosa sia. Ovviamente il risultato non sarà quello sperato, eppure questa avventura insegnerà molto a Jack su sé stesso.

Giovani Streghe

Passiamo al genere thriller con questo film molto apprezzato con la bravissima Robin Tunney e Neve Campbell ( che era nel pieno del suo successo anni 90). Un gruppo di quattro ragazze che praticano la stregoneria per la loro vita di tutti i giorni. Inizialmente come gruppo e gioco, sperimentando e provocando piccoli danni. Ben presto si lasceranno prendere la mano, intervenendo sulla vita di persone che le circondano. La nostra protagonista dovrà prendere una decisione e capire come fare per uscirne, ma non sarà per nulla facile visto che si troverà contro le sue compagne.

Beetlejuice

Spiritello porcello è uno dei grandi classici. Impossibile perderlo se non altro per un grande cast giovanile, tra i tanti: Gena Davis, Alec Baldwin, Micheal Keaton e winona Rider. Una famiglia problematica si trasferisce nella casa di due giovani sposi morti. I fantasmi faranno di tutto per togliere di mezzo la famiglia che non desiderano. Come ultima chance decidono di evocare il terribile spiritello Beetlejuice. Tutto avrà conseguenze e un intreccio della storia che saprà conquistare le vostre simpatie.

Anche quest’anno le proposte sono diverse e non mi resta che augurarvi una buona visione se volete provare uno di questi film che vi abbiamo proposto.

 

– Michele –

Doctor Foster, BBC sa raccontare le storie.

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Il titolo potrebbe trarvi in inganno, facendovi pensare ad un ennesimo serial medico. Parliamo invece di tutt’altro. Inizio quindi insolitamente con il promo per davi solo l’idea di quello che affronta questa serie.

Una miniserie in soli 5 episodi, girati come un unico lungometraggio e poi diviso in cinque parti appunto. La protagonista assoluta è la dottoressa Gemma Foster, socia in un piccolo studio medico privato, con una vita invidiabile. Nella sua quotidianità c’è una famiglia perfetta; un marito affascinante alla soglia dei quaranta, un figlio educato e bravo, una bella casa e dei vicini simpatici. La sua routine sta per essere sconvolta da un semplice gesto. Il marito Simon , le presta la sciarpa per andare al lavoro. Quando gemma arriva allo studio appoggia giacca e sciarpa sull’appendi abiti, li la sua attenzione, viene attirata da un lungo capello biondo. Forse vi sembrerà assurdo, ma la sua vita non sarà più la stessa.

La capacità di scrittura di Mike Bartlett, il creatore di questa miniserie, è davvero straordinaria. Era veramente tempo che una serie non mi prendeva così sin dal primo episodio. Il racconto di per se è semplice credetemi, ma non prevedibile come potreste pensare viste anche le variazioni sul genere. Gemma da quel giorno comincia a vedere tutte le situazioni normali della sua vita, sotto una luce differente. Ogni gesto, ogni situazione, ogni uscita come se la persona che aveva amato sino a quel momento fosse diversa. L’ossessione entra nella sua mente! Proprio lei che era sempre stata equilibrata, consapevole e padrona delle situazioni.

Lo spettatore dal canto suo, non ha certezze, segue i sospetti crescenti di Gemma anche se nulla fa pensare a qualcosa di concreto o reale. Tanto che ad un certo punto siamo portati a pensare che Gemma ne faccia quasi una malattia. Inizia infatti ad infrangere quelle regole di base di un buon medico, coinvolgendo una giovane paziente nel far spiare il marito. Ovviamente non voglio svelare troppo ma di seguito descriverò ciò che effettivamente sviluppa la vicenda….a voi scegliere se proseguire o meno.

Il dubbio la porta a mantenere un comportamento controllato in famiglia. Esprime i suoi sospetti alla collega e amica dello studio medico, la quale le dice che ovviamente è pazza a pensare ad una cosa del genere. Un pomeriggio mentre la paziente di Gemma segue il marito, la chiama dicendo che lui si sta vedendo con una donna bionda e le manda la foto della macchina. Gemma riconosce l’auto in quella dei loro vicini di casa la cui moglie è bionda. La crisi è totale… la certezza è arrivata. La sua mente si affolla di domande dubbi rabbia. Nel frattempo arriva il giorno del quarantesimo compleanno del marito e Gemma con una scusa si fa dare le chiavi della macchina per perquisirla. La scoperta che fa la getta in un incubo. Capisce che non era la vicina l’amante del marito, è la loro figlia di 22 anni.

Gemma si sente come se la realtà fosse modificata, sembra assente, sconvolta. Dice di sentirsi male e scappa a casa. Due tradimenti la sconvolgono, quello del marito e quello della sua migliore amica che aveva avvertito il marito dei sospetti della moglie. A differenza di quello che immaginate, non farà scenate e litigate, non pianificherà una vendetta incredibile. Gemma è colta e matura, la sua interprete Suranne Jones (grande successo in Scott e Baylei ) ha una straordinaria espressività del viso. Uno sguardo che riesce a far trasparire emozioni come: stupore, sgomento, disperazione. Una grandissima attrice che riesce a trasmetterci il terremoto che sta vivendo dentro. Eppure i suoi comportamenti, e le sue azioni, sono di volta in volta poco prevedibili e sorprendenti.

Se state pensando alla classica crisi dell’uomo maturo che trova una ragazza più giovane, potreste essere fuorviati. Mentre il nostro racconto prosegue, iniziamo a vede tanti aspetti di un quadro che non ci era chiaro. Non vi voglio svelare di più, ma sicuramente vi consiglio di vederlo. L’ottima sceneggiatura, viene accompagnata da una città bellissima, ogni volta che Gemma vuole riflettere la vediamo su di una panchina alla cina di una collinetta con all’orizzonte la città ed il cielo.

Affronterà suo marito? Cercherà di sistemare le cose fingendo che nulla sia successo? o cercherà vendetta? Le risposte a chi vorrà seguire tutta la serie.

In Inghilterra questa storia ha avuto un grande successo, tanto che si parla di un seguito da girare proprio a partire da settembre 2016. Potrete vedere questa serie nei canali del satellitare, digitale terrestre a pagamento o su piattaforma Netflix. Se siete più classici comprate il cofanetto in dvd.

Aspetto come sempre i vostri commenti se vi va.

– Michele –

 

St.Vincent, il cinema che sa ancora raccontare

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Attori: Bill Murray, Melissa McCarthy, Naomi Watts, Chris O’Dowd, Terrence howar
Regista: Theodore Melfi
Formato: DVD, PAL, Schermo panoramico
Audio: Italian (Dolby Digital 5.1), English (Dolby Digital 5.1)
Lingua: Italiano, Inglese
Sottotitoli: Italiano
Formato immagine: 1.85:1
Numero di dischi: 1
Studio: Eagle Pictures
Data versione DVD: 6 mag. 2015
Durata: 99 minuti

St. Vincent è uno di quei film che una volta finito vi fa sospirare e dire: “finalmente una storia diversa”. Se, come me, siete appassionati di cinema, avrete certamente notato che negli ultimi anni, l’originalità scarseggia parecchio. Questo film riporta finalmente in primo piano sceneggiatura, dialoghi e una storia davvero coinvolgente. Bill Murray (che non ha bisogno di presentazioni) interpreta Vincent, un anziano antipatico e indisponente verso tutti. Sembra avere ogni difetto. L’uomo vive in una casa che pare un immondezzaio, è pieno di debiti, fuma, beve e, insomma, ha tutti i vizi peggiori. Sommerso dai debiti con la banca e di gioco, il protagonista si ritrova con due nuovi vicini di casa: Maggie (la ormai strepitosa Melissa McCharty) e suo figlio Oliver un ragazzino che va alle scuole medie. La madre è stata praticamente obbligata a trasferirsi a causa della separazione dal marito avvocato e riesce a trovare, in quella zona, una buona scuola cattolica per il figlio.

(L-R) BILL MURRAY and JAEDEN LIEBERHER star in ST. VINCENT

L’incontro con Vincent è a dir poco traumatico:  lui scorbutico e maleducato, si approfitta subito del bisogno che Maggie ha di dover lasciare a qualcuno il figlio dopo la scuola. Il lavoro della madre come tecnico di TAC, infatti, non le permette di avere i turni che vorrebbe.

Il figlio Oliver, dal canto suo, ha i problemi di inserimento di tutti i ragazzi nuovi. Piccolo e molto magro è facile preda dei bulli della scuola. Quando Oliver, rientrando dalle lezioni, si ferma a casa di Vincent, i due sono costretti ad avere un rapporto. Vincent si accorge delle difficoltà del ragazzo e gli insegna a difendersi, non direi come un padre, più che altro lo tratta come un coetaneo… molto scorretto, lo introduce nei bar che di solito frequenta e alle corse dei cavalli dove scommette. Tutta questa novità per Oliver è davvero il massimo. Prende un pizzico di coraggio e le sue disavventure a scuola cominciano a cambiare in rapporti di amicizia.

Vincent ha solo relazioni con due persone nella sua vita. Daka, una prostituta (interpretata da Naomi Watts) e una dolce signora a cui ogni settimana fa visita in una casa di riposo. Daka è incinta ma, senza soldi, continua ad esercitare e sembra che il suo rapporto con Vincent sia qualcosa di particolare.

La storia ruota intorno a questi quattro personaggi intensamente legati tra di loro. La svolta arriverà quando Vincent viene colto da un grave malore e queste persone saranno li per lui. Il finale di questo film l’ho adorato! Un mix sapiente di humor, sarcasmo, dramma e direi anche qualche risata. Nessun effetto speciale in questa storia, solo degli attori bravissimi e una sceneggiatura notevole che vi trasporterà in questa storia bellissima.

ST. VINCENT (2014)(L-R) MELISSA McCARTHY, JAEDEN LIEBERHER and NAOMI WATTS

In definitiva, mi pare chiaro che vi consiglio di vederlo, ne vale la pena credetemi. Sapete una cosa? Non è per niente semplice raccontare i film che piacciono. Vorrei spiegarvi, nel dettaglio, le parti che ho preferito o i momenti per me migliori, ma anche svelare troppo di una storia toglie poi il gusto o la sorpresa di vederla no?
Come sempre vi lascio al trailer

 

– Michele –

OUTLANDER, il fascino scozzese in una serie tv

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Questa serie nasce dal canale americano via cavo Starz  che, per l’occasione, abbandona le sue produzioni “sangue, sesso e violenza” a cui ci aveva abituati nell’ultimo periodo. Ricordo tra gli altri: “Spartacus”, ”Gli dei dell’arena”, “The white queen”. Outlander è tratto da una serie di romanzi, rivolto sicuramente  più ad un pubblico femminile, che racconta una storia che mischia fantasy a fatti realmente accaduti.

E’ ambientato nell’anno 1945 e Claire Randall, la protagonista, è un’infermiera che ha svolto la sua attività durante la seconda guerra mondiale, appena volta al termine. Di ritorno dal fronte, la donna decide di fare un viaggio nelle Highlands scozzesi con il marito Frank. Una sorta di seconda luna di miele. Il marito essendo un esperto di storia locale, racconta  a Claire delle guerre tra l’esercito inglese e i clan scozzesi. Durante la loro tappa ad Inverness, Claire assiste ad una cerimonia misteriosa vicino ad un cerchio di vecchie pietre.

Si ritrova catapultata nella Scozia del 1743, dove gli scontri tra i clan sono all’ordine del giorno, in un clima di pericolo costante. Dapprima trattata come una spia inglese, Claire viene trattenuta dal clan dei MacKenzie al Castle Leoch e usata come guaritrice, grazie alle sue doti di infermiera.

In questa situazione trova come alleato il giovane Jamie Fraser, accusato di furto dalle Giubbe Rosse inglesi, ma, come nelle migliori tradizioni televisive, innocente. Non sto qui a raccontarvi gli sviluppi vari, in quanto ampiamente prevedibili. Quello che vorrei sottolineare è l’ottima qualità di questa serie. Continuamente in bilico tra presente e passato, Claire ci racconta una storia con voce fuori campo. Una sorta di audiolibro.

La donna è combattuta tra cercare di capire come tornare a casa nel suo tempo, dal marito che ama, e come sopravvivere nel nuovo presente con le persone a cui si sta legando di volta in volta. Oltre a questo, come vi dicevo, ci sono moltissimi riferimenti a fatti storici realmente accaduti. La linea temporale della storia è assolutamente fedele a quanto  realmente accaduto in Scozia.

In ultimo, ci sono gli splendidi panorami delle Highlands. Finalmente una serie ambientata in un paese  e girata sul posto e non negli studi di Los Angeles. Le riprese di castelli, panorami e molti degli esterni sono state fatte nei veri luoghi. Tra l’altro, confesso di essere sempre stato molto affascinato dai castelli e dalle Highlands in generale. Forse anche per questo, sono stato attirato da questa serie.

A voi il giudizio finale del serial, come sempre. Una possibilità lo merita certamente. All’estero ha avuto un discreto successo; la seconda stagione è in produzione ed  ha vinto il People Choice Award come miglior serie via cavo.

– Michele –

LE NOZZE DI MURIEL

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  • Attori: Toni Collette, Bill Hunter, Rachel Griffiths, Jeanine Drynan, Sophie Lee
  • Regista: Paul Hogan
  • Formato: DVD, PAL, Schermo panoramico
  • Formato immagine: 16:9 – 1.85:1
  • Numero di dischi: 1
  • Studio: Lucky Red
  • Data versione DVD: 20 nov. 2012
  • Durata: 101 minuti
  • Prezzo : 8 euro circa

 

E’ il primo grande successo dell’attrice Toni Collette ( Il sesto senso, About a boy, Se fossi in lei, per citarne c’era una volta un’estate solo alcuni). In questa commedia giovanissima e quasi irriconoscibile per il sovrappeso. Uscito nel 1994, ho visto questo film qualche anno dopo. Una commedia straordinaria, divertente ed amara allo stesso tempo. Un incredibile successo di critica e pubblico (qui in Italia purtroppo meno conosciuto).Dovete assolutamente vedere questo film.

Muriel Heslop è figlia di un politico di Porpoise Pit, un piccolo paesino dell’Australia. La sua è la famiglia più complicata mai vista. Ha un fratello e una sorella falliti che sono nullafacenti, lei stessa non è mai riuscita in nulla. Cresciuti con un padre che non li ha mai incoraggiati, i ragazzi non hanno alcuna autostima. Muriel è circondata da amiche false che non la ritengono all’altezza, non perdono l’occasione per sminuirla o umiliarla.

Fallito il matrimonio di una delle “amiche”, decidono di volare per il viaggio tutte insieme, su una piccola isola lasciandola a casa. Quello che non sanno è che Muriel, decide di partire per conto suo. Durante la vacanza incontrerà Rhonda (Rachel griffiths: Six feet under, Brothers and Sisters), una vecchia compagna di scuola che la tratta come una sua pari. Per la prima volta in vita sua Muriel ha un’ amica vera. Inizia così la sua rinascita e comincia a lasciarsi andare.

Sempre alla ricerca di sé stessa e di un futuro che non comprende, si trasferisce insieme a Rhonda a Sidney per iniziare una nuova vita. Il film ha una colonna sonora composta di sole canzoni Abba. Sento già qualcuno che storce il naso, eppure ogni canzone è cucita sulle situazioni del film e calzano come un guanto. A Sidney riceve una proposta per un matrimonio con un famoso nuotatore, non per amore, ma per un accordo commerciale. Muriel vede l’opportunità di un riscatto sociale ed accetta emozionata, progettando il matrimonio dei suoi sogni.

Questo matrimonio si rivela presto un gran fallimento, da una parte Muriel tradisce la sua unica amica lasciandola sola, dall’altra vivere una finzione non è così eccitante come aveva pensato. La morte della madre sarà l’amaro risveglio che le farà prendere coscienza dei suoi errori. Betty Heslop (la madre) è una figura nella famiglia sempre assente quasi distaccata. Sembra non rendersi mai conto delle cose che accadono. Insultata dal marito e trattata come una nullità dai figli, Betty è il personaggio che più ha amato la sua famiglia. Quella famiglia che ha sempre approfittato di lei, scoprirà troppo tardi che la sua intera vita ruotava intorno ai suoi figli.

E così, Muriel parte nuovamente con l’amica di sempre Rhonda per la grande città. Questa volta però le cose sono cambiate decisamente.

Mentre si allontanano insieme in taxy, per la prima volta Muriel guardando davanti a se, vede il suo futuro… per la prima volta in vita sua , sta guardando sé stessa!

-Michele-

MA QUALE 6 NUMERO PERFETTO, SMONTIAMO LA TEORIA PEZZO PER PEZZO!

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In questi giorni di feste, proprio come voi ho dato una letta al blog. Sono così incappato negli articoli di Isabella, la mia socia, sulla teoria delle 6 serie come numero perfetto di stagioni, per un telefilm. Devo dire cara Isa, che se pur ben scritti io non sono per nulla d’accordo. Devo ammettere che stavi quasi per convincermi, la tua teoria sembrava chiara e dimostrata! Alla fine però qualcosa non mi tornava. Ho riletto l’articolo un paio di volte (anche il suo seguito), ed ogni volta nella mia mente, figuravo le grandi serie che le 6 stagioni le hanno superato con grande maestria. Vi propongo una carrellata di serie che sono arrivate alla decima ed oltre in maniera smagliante.

Eccovi quindi alcuni esempi:

Partiamo da un grande classico medical-drama, il più grande di tutti i tempi ( non Parlo di Grey’s Anatomy che piace un pò troppo alla mia collega Ilaria) ma bensì E.R.

Il capostipite di tutte le serie ospedaliere, ha chiuso i battenti del pronto soccorso più famoso della tv a Chicago dopo ben 15 stagioni. Le ultime un pochino annacquate, lo devo ammettere, ma alla 10 era ancora in piena auge. Alcuni dei suoi protagonisti sono ancora oggi identificati con i personaggi di questa serie. Il suo pregio? Poneva più attenzione alla parte medica dei pazienti, contornati dalle storie personali di dottori e infermieri. Non c’erano cure miracolose, fantascienza o patologie inesistenti. Reale!

La commedia sit-com per eccellenza, divertente, a volte commovente ha fatto la storia delle sit nella tv moderna

Sei protagonisti trentenni che raccontano le loro vicende personali, tra convivenze e situazioni imbarazzanti, Friends è il meglio che ci sia stato nel campo comedy. Ben 10 serie, ognuna delle quali è stato un successo incredibile. Ancora oggi il merchandising e i dvd si vendono su internet. La serie chiude proprio all’apice del successo in accordo con gli attori per evitare anche la probabile parabola discendente. Il finale della serie viene seguito negli usa da oltre 20 mln di telespettatori.

Che mondo sarebbe stato senza l’investigatrice più famosa della tv dell’intero globo? Ebbene si proprio lei, che da anni e anni imperversa nella tv italiana e non solo ” La signora in giallo”

Ragazzi la Fletcher è un marchio di fabbrica ed un mito nel mondo delle serie. Niente effetti speciali, solo grandi storie di classici gialli con un omicidio da risolvere. Tutta la serie poggiava su di lei, e nonostante la sua età chiude con ben 12 stagioni. Calo di ascolti? Assolutamente no, la nostra Jessica lascia la tv per aiutare la figlia con gravi problemi di droga. Rimane il suo più grande successo ed uno dei più amati dal pubblico. La serie di libri pubblicati prosegue ancora oggi.

Torniamo nell’era dei crimini moderni, legati principalmente alla marina ed alle storie dell’esercito americano

Questa serie meriterebbe un articolo a se per il caso che rappresenta. A differenza delle precedenti descritte, conta ad oggi ben 12 stagioni ed è tuttora in corso di produzione. Le storie raccontate, ruotano intorno al mondo della marina e dei militari statunitensi. Un perfetto mix tra comedy, drama, giallo ed effetti speciali. Ne hanno fatto la serie più amata negli states ( premio vinto quest’anno). Conta un pubblico solidamente fidelizzato, circa 18 mln di persone che ogni settimana seguono le loro avventure. Conta anche ben 2 spin- off: Ncis Los Angeles e il nuovissimo New Orleans. La serie stessa è a sua volta uno spin-off che deriva da Jag Avvocati in divisa.

Ci spostiamo su un’altra serie che risolve crimini partendo però dai cadaveri. Sto parlando di Bones!

Anche questa serie è ad oggi in produzione e conta ben 10 stagioni. Qui abbiamo una antropologa forense in coppia con un agente dell’Fbi. Le indagini sono coadiuvate dal team dell’istituto di ricerca più famoso al mondo, lo Smithsonian. Se all’inizio ruota tutti intorno ai due protagonisti innamorati ma non dichiarati, successivamente le dinamiche divengono di tipo familiare. Si indaga su omicidi commessi anche da parecchi anni. La serie si distingue per la prevalenza di umorismo, che alleggerisce le storie e la rende piacevole da seguire.

Vi parlo ora del legal Drama più longevo della storia della tv mondiale, conta ben 4 spin-off (criminal intent, trial by jury, special victim unit, la versione uk)ma rimane il maggior successo del suo brand

Sebbene questa serie sia stata recentemente chiusa, conta l’incredibile record di 20 stagioni al suo attivo. Tutte quante di grande successo. Completamente ambientato e girato a New York, racconta le sue storie divise in 2 parti ben definite. Il delitto con le indagini della polizia, e la parte processuale con gli avvocati sino alla conclusione del caso. Le storie trattate sono spesso ispirate da fatti reali, ed anche lo stile del girato da allo spettatore un grande senso di realtà e meno costruzione scenica.

Chiudo questo mio articolo con una serie di fantascienza che manca da parecchio tempo

Nasce proprio dal successo dell’omonimo film. Arriva incredibilmente alle 10 serie prima della sua chiusura, il che è un vero record per il genere di questa serie. La fantascienza ha sempre sofferto come genere in tv, e da alcuni anni non si vedono all’orizzonte produzioni che possano competere. Le avventure della squadra sg-1 si svolgevano tra mondi sconosciuti, raggiunti proprio grazie allo star gate. La sua squadra, rimane coinvolta in varie problematiche dovute alle popolazioni sconosciute con cui vengono a contatto. Si era provato ad uno spin-off con Atlantis, che però non ha avuto gran successo ed è stato chiuso dopo poco…

Allora, cosa ne pensate delle proposte che vi ho qui descritto? E tu cara Isa che ne pensi? Ti sei ricreduta sulla tua teoria del 6 numero perfetto?

P.s. questo è il mio ultimo articolo per il 2014 e desidero quindi augurare un felice anno nuovo a tutte le persone che ci seguono! Vi ringraziamo per il sostegno.

-Michele-