THE ADAM PROJECT

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Un nuovissimo film di fantascienza targato Netflix con un grandissimo cast, ma soprattutto che prende ispirazione dai grandi film di fantascienza degli anni 80.

Per i più appassionati ricordiamo ad esempio: Explorers, Navigator, D.A.R.Y.L. e molti altri in cui i protagonisti erano ragazzi o adolescenti che si trovavano a fronteggiare situazioni di avventura e fantascienza. Era davvero molto tempo che non vedevo un film come questo che cerca di replicare queste grandi atmosfere. Quei film visti dal punto di vista dei ragazzi e non dell’adulto.

Tra i protagonisti troviamo la bravissima Jennifer Garner che è la madre del nostro protagonista Adam magrolino e bullizzato nella scuola che frequenta da alcuni ragazzini. Adam sta attraversando un momento difficile dopo la morte del padre (Mark Ruffalo). Mentre è a casa da solo arriva una navicella spaziale nei pressi della proprietà della famiglia, al suo interno un uomo (Ryan Reinolds), che si rifugia in un capanno in quanto ferito. Anche lui si chiama Adam ed è arrivato dal 2050 per compiere una missione, incontrare sé stesso adolescente e farsi aiutare.

Il suo futuro è minacciato da qualcuno che ha cambiato il corso degli eventi per ottenere controllo e potere. Adam adulto, insieme al giovane, cercherà di ritrovare la Moglie (Zoe Saldana) per fare un viaggio nel passato e sistemare le cose prima della morte del padre, che aveva inventato l’algoritmo da cui la tecnologia dei viaggi nel tempo si era sviluppata.

Oltre ad una buona trama, ritroviamo molti elementi validi nel film; come i valori della famiglia, la responsabilità e una super avventura da vivere per salvare il mondo. Cosa di meglio per un ragazzo? Una particolarità inoltre, due protagonisti come la Garner e Ruffalo che si ritrovano insieme dopo quasi vent’anni dal loro film “30anni in un secondo” che vi consiglio caldamente di vedere. Questo è uno di quei film perfetto anche per tutta la famiglia da guardare insieme.

La stessa Garner ha definito questo film un E.T. del 2022 anche se ovviamente non siamo al livello di questo capolavoro cinematografico. Sono certo che i più appassionati di film lo ameranno come parte di un filone di film che negli ultimi anni sono andati sparendo.

Michele

Oxygène

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Alcuni giorni fa, ho trovato questo film nella libreria di Netflix e mi ha molto incuriosito. Già guardando il trailer si capisce che è un film molto particolare. Coproduzione Francia Usa, questo è a metà tra il drammatico, fantascienza e thriller, insomma un miscuglio di genere. Partiamo dalla sua bravissima protagonista, Mèlanie Laurent, praticamente unica figura di tutto il film a parte qualche piccola eccezione. La storia si svolge in un futuro non ben precisato, dove la nostra protagonista Helizabeth Hansen, si risveglia da un sonno criogenico in una capsula dalle dimensioni di poco più grandi del suo corpo. Elizabeth non ricorda nulla di lei e del suo passato e tanto meno il motivo per cui si trova in questa capsula. Unico suo contatto è l’intelligenza artificiale Milo che esegue comandi e risponde alle sue domande.

Il problema principale è la riserva di ossigeno che è al 34% in calo. Grazie a Milo, e alle domande di Elizabeth, sembrerebbe che la capsula sia fatta per persone gravemente malate che sono quindi congelate in attesa di cura. Man mano che cerca di reagire, Elizabeth inizia a scoprire indizi su se stessa e sul fatto che pare non essere malata. Le domande quindi si affollano, perchè si trova li? Come ci è arrivata? come fare per uscirne? In tutto questo riesce a far chiamare la polizia dall’intelligenza artificiale che la assiste. Dapprima non viene creduta, poi anche grazie a indizi come il codice della capsula che lei riesce a fornire, la polizia cerca di contattare la società produttrice. E’ una lotta contro il tempo perchè l’ossigeno disponibile basta per meno di un ora!

Tra momenti di disperazione e ripresa di coscienza, Elizabeth mano mano che si consuma il suo ossigeno scoprirà perchè si trova li e per quale motivo non può uscire dalla capsula in cui è prigioniera. Non vi svelo nulla perchè la sorpresa è assicurata. Vi parlo però dei lati positivi di questo film. Girato completamente nella capsula con la protagonista che regge l’intero film. Se pensate che sia noioso, vi sbagliate di grosso. La sceneggiatura e i dialoghi sono il punto forte del film, accompagnati dagli effetti speciali e sonori. Tutto è ridotto all’essenziale per valorizzare la storia. Rimarrete con il fiato sospeso insieme ad Elizabeth per scoprire se e come riuscirà a risolvere il rompicapo della sua situazione.

Vi lascio al trailer e buona visione

Michele

La Guerra di Domani

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Nuovissimo arrivo in casa Prime video di Amazon, ” La guerra di Domani” è il nuovo titolo di punta della piattaforma del colosso delle vendite. Arrivato con una grande promozione è presto diventato il film più visto in assoluto. Film di fantascienza con un cast che strizza l’occhio ai giovani con la star Chris Pratt, ormai lanciato nel cinema dopo i suoi esordi nella serie Everwood. Insieme al lui anche l’attrice Yvonne Strahovski, nome complicato ma i più la ricorderanno nella serie comica Chuck.

Durante la finale dei mondiali di calcio, una squadra armata proveniente dal futuro arriva per chiedere aiuto. L’umanità si sta estinguendo a causa di un attacco alieno e la popolazione del passato è l’unico modo per provare a salvare il genere umano. Come tutti sappiamo, il genere invasione aliena, non è certo una novità. Abbiamo moltissimi film sul genere. Guardando questo, sicuramente i più esperti avranno qualche ricordo di vecchi film. Gli effetti speciali sono davvero spettacolari, per fortuna anche la trama diventa interessante, insomma non è un film ” vuoto di storia”.

Come in ogni storia che si rispetti, sarà il nostro protagonista a dominare la situazione nel futuro e capire come agire al meglio, sia contro gli alieni, sia per gli equilibri della sua famiglia. Non vi posso svelare troppo altrimenti mancherà l’effetto sorpresa. Il rapporto con il padre sarà la chiave di volta per risolvere il tutto. Ora non posso certo affermare che questo sia il capolavoro del 2021 o che rimarrà negli annali dei film di fantascienza, ma è certamente piacevole da vedere e per passare una serata spensierata con qualche sfumatura del thriller.

Devo anche avvisarvi che l’americanata è dietro l’angolo. Ormai però siamo abituati a questo tipo di eroismo e classico buon fine del cinema Hollywodiano. Non che faccia male ovviamente ma non sperate in cose troppo originali in questo senso. Sicuramente è una produzione in cui Amazon ha investito moltissimo in termini di realizzazione e sponsorizzazione. Per tutti gli amanti del genere ” Disaster Movie” sarà eccezionale. Il mostro alieno è sempre di grande attualità cinematografica. A voi come sempre il giudizio finale.

Michele

The Titan, il nuovo Sci-Fi

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cover

Questo è un nuovissimo film di Fantascienza che, da pochi giorni, è stato reso disponibile allo streaming online. Un cast davvero di tutto rispetto, da Sam Wortingthon a Taylor Schilling (star di Orang is the new black). Come già visto in precedenti racconti di genere Shi-fi anche in questo caso la Terra si trova in condizioni critiche. Abbiamo consumato tutte le risorse ed entro una decina di anni il pianeta non sarà più vivibile. Non resta che tentare di colonizzare un nuovo mondo, rendendolo abitabile modificandone l’atmosfera ed il terreno.

modifiche

Mentre nei film finora proposti questa colonizzazione veniva condotta direttamente su di un pianeta, in questo caso il progetto è molto più ambizioso. Perchè invece di modificare un suolo o un’atmosfera non modifichiamo geneticamente dei soggetti che possano poi sopravvivere sul quel pianeta e modificarlo direttamente la? Creare un super uomo. Rick il nostro protagonista si trasferisce insieme alla moglie Abigail ed al loro figlio presso la base militare, dove una squadra di soggetti accuratamente selezionati parteciperanno al progetto Titano.

famiglia

Le famiglie dei volontari selezionati vivono in una base riadattata alle loro esigenze, questi ultimi partecipano ad esercitazioni e allenamenti estenuanti atti a renderli fisicamente migliori. Oltre l’allenamento, il laboratorio e gli scienziati che li seguono, inoculano più volte al giorno sostanze varie che dovrebbero apportare modifiche genetiche migliorative. I soldati non sono però così consapevoli di ciò che assumono dato il carattere sperimentale del processo. Mentre gli effetti delle sostanze si fanno presto vedere, la vita dei soggetti interessati e delle loro famiglie faticano a stare al passo.

piscina

Il modo di respirare e di rispondere agli stimoli esterni cambia. La resistenza fisica diventa sovrumana. Iniziano anche a cambiare il loro carattere e la fisicità. Quello che realmente manca a questa sceneggiatura ed al racconto è un vero approfondimenti delle tematiche che pone. Si limita a lambire gli argomenti senza approfondire nulla. Uno sguardo superficiale che non coinvolge mai. Si è sempre li ad aspettare un colpo di scena che non arriva, suscitando un senso di ansia e tensione. Eppure non è sicuramente un horror. Verso la metà del film si intuisce chiaramente quello che sarà l’epilogo di questa storia. Spiccano sicuramente la buona recitazione, gli effetti e una certa originalità del racconto. Basta questo a renderlo un film da vedere assolutamente?

Su questo ho qualche dubbio, vi lascio al trailer

– Michele –

Godzilla nel cinema, un filone inesauribile.

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Alcuni giorni fa ero a casa e mi sono imbattuto nell’ennesimo film su Godzilla. Se pur piacevole da vedere e forse anche con spunti originali, mi sono chiesto: ma quanti ce ne sono nel cinema? E quanti ne faranno ancora? Evidentemente c’è qualcosa di altamente affascinante in questo mostro che distrugge tutte le città. Così ho deciso di proporvi una breve carrellata di questi film.

Innanzi tutto dobbiamo attribuire il merito al Giappone, nasce qui il più famoso mostro cinematografico, pensate che addirittura nei primi anni ’50 Godzilla arriva al cinema. I film sono però solo conseguenti ad una serie animata, fumetti e successivamente persino videogiochi. Dal Giappone agli stati uniti il passo è breve, Hollywood fiuta l’affare e ripropone la sua versione personale del mostro giapponese.

Parto da primo film americano di grande produzione, siamo nel 1999 e penso che sia conosciuto ai più appassionati di fantascienza. In questo film Godzilla arriva ovviamente a New York per distruggere la città, sembra una sorta di iguana. Il protagonista è Matthew Broderick, il mostro depone un uovo proprio al Madison Square Garden, ma l’esercito ha la meglio sul mostro che si aggroviglia nel ponte di Brooklyn.

In questo film del 2014 il protagonista è Aaron Taylor Johnson, forse il nome vi dice poco ma è il super eroe di Kick Ass film sull’omonimo fumetto molto famoso. In questo caso Godzilla viene raffigurato come mostro primordiale che si nutre di radiazioni. Con l’era moderna queste radiazioni sono sempre meno e il mostro va in letargo. Si risveglia con i nostri esperimenti nucleari. In questo film il mostro ha un’accezione positiva in quanto difende la terra da due parassiti che la vogliono distruggere.

Faccio un passo indietro nel 2008 e troviamo “Cloverfiled”, non viene descritto in alcun modo come remake su Godzilla, ma io sinceramente lo metto nel mucchio, ammetterete che le somiglianze sono sorprendenti. Sicuramente tra i più originali, creato dal grande JJ Abrams, è tutto girato con una videocamera in prima persona. Una notte a Manhattan in cui diversi giovani cercano di salvarsi la vita, scappando da un orribile mostro che sta distruggendo tutta la città. Un successo commerciale molto grande per questo film.

Nuovo salto nel 2013 con il film di fantascienza diretto da Guillermo Del Toro. Questo film prende proprio ispirazione dalla creatura giapponese anche se ne modifica la storia. Gli umani combattono con giganti robot, i Kaiju, creature che arrivano da un altro pianeta tramite una frattura temporale al di sotto dei mari. Distruzione garantita.

In questa carrellata ho tralasciato tutti i film originali dal Giappone che sono moltissimi. Questo per sottolinearvi il continuo interesse del cinema per la storia, il fascino delle creature e la distruzione totale. Questi film hanno una grande spettacolarizzazione anche grazie ai bellissimi effetti speciali che crescono con le nuove tecnologie. Se pensate che questo filone sia esaurito sbagliate di grosso… le produzioni sono già al lavoro. Voi che cosa ne pensate?

– Michele –

The Hunger Games (parte II), a sorpresa un finale non a sorpresa

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Poco tempo fa è uscito finalmente l’ultima parte di “The hunger games. Il canto della rivolta (parte II)”e scopriamo come termina. Non fatevi forviare dal titolo di questo articolo, in realtà sono rimasta molto colpita da come finisce ma non per i motivi che pensate e comunque sia, tutti i film di questa saga mi ha appassionato.

trailer

Tuttavia su questo ultimo capitolo avrei qualche riserva.

Ho trovato tedioso i continui combattimenti e battaglie, all’inizio nell’arena per la lotta alla sopravvivenza, poi di nuovo nell’arena per dei giochi supplementari, e poi ancora durante la ribellione, e verso la fine del dell’ultimo capitolo mi sentivo un poco frustrata anche se capisco che le lotte siano fondamentali e parte integrante della trama, ma ho trovato ostentato tutto questo continuo combattere e uccidere. E’ comunque un aspetto sul quale passo volentieri sopra in quanto  lo svolgimento del film è stato tutto sommato abbastanza avvincente, come ci si aspetta da un film di fantascienza/azione.

Parliamo del finale. Ero perfettamente preparata ad un cambio di faccia del nuovo leader di Capitol City, una volta caduto il regime mi aspettavo che chi prendesse la poltrona del potere, ossia la presidentessa di Alma Coin (Julianne Moore) facesse cadere  la maschera di dolce ma decisa leader e si mostrasse per quello che in realtà è, una tiranna assetata di potere che si dimostra altrettanto assetata di sangue come il suo precedessore. Non sono rimasta neanche sorpresa quando Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence) invece che scoccare la freccia al cuore del caduto presidente comunque prossimo alla morte, trafigge il cuore della nuova presidentessa, confermandosi paladina della giustizia e della libertà.

hunger games II

Volete sapere invece cosa mi ha sorpreso? Che Katniss scegliesse Peeta

Josh

(Josh Hutcherson) invece che Gale

liam

(Liam Hemsworth), credevo che avrebbe scelto quello che era il compagno storico e non quello di guerra, ma forse è proprio per quello che hanno condiviso insieme,  che alla fine si rivela il suo vero amore.

La cosa che più ho apprezzato del film e che probabilmente nessuno ha notato, è il cambio caratteriale del personaggio che incarna la madre di Katniss, donna debole e depressa a causa della morta del marito, tutti pensano che non sopravviverà alla morte della figlia più piccola Primrose

primrose

interpretata da  Willow Shields, invece trova la forza nel portare avanti il mestiere della figlia scomparsa, quello di infermiera.

Ci fa capire come nella morte si debba trovare un ragione per vivere.
– Isabella –

 

 

 

Il migliore delle serie tv: Quantum Leap

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Se avete letto anche sono alcuni dei miei articoli, avrete intuito che ho una predilezione per The Vampire Diaries, ed in effetti è così, ma non ritengo sia la miglior serie tv che io abbia mai visto. La serie che più ho amato che nessuna altra serie ha ancora rimpiazzato è Quantum Leap 

quantum leap.

 Pochi la conoscono, e ancora non ne capisco la ragione. Il protagonista Samuel Beckett ( Scott Bakula oggi protagonista di NCIS New Oreans)

scott

è uno scienziato ricercatore che trova la maniera di viaggiare nel tempo. Sta quasi per terminare il progetto quando gli arriva la notizia che gli verranno tagliati i fondi, così Sam affretta i tempi  entrando nell’acceleratore convinto di poter viaggiare nel tempo e ritornare a casa quando vuole. Ma non è così. Sam si ritrova a viaggiare nel tempo spostandosi di corpo in corpo, lui non ha il controllo sui suoi “salti”, una volta catapultato dentro un corpo assume le sembianze dello stesso, il legittimo proprietario di quel corpo viene invece trasportato nella camera delle immagini dove può comunicare con Al ( Dean Stockwell).

al

Al è il più stretto collaboratore di Sam, nonchè migliore amico e donnaiolo ruba cuori, lui  lo aiuta nei suoi salti, si perchè l’unica possibilità per Sam si ritornare a casa è quella di aiutare le persone in cui si trova tirandole fuori dai guai, una volta salvate Sam può fare il salto che spera lo riporti a casa. Al è visibile solo a Sam e vi si presenta come ologramma proiettato dal futuro, lui è il ponte tra passato e futuro e fa da tramite tra Sam e l’ospite, che si trova temporaneamente nel futuro, per riuscire a capire come aiutare Sam a saltare. Anche Al ha uno collaboratore importante: Zigghi, un supercomputer del quale sentiamo solo la voce femminile, Al comunica con Zigghi attraverso un palmare ed insieme contribuiscono ad aiutare Sam.

Detta così non sembra tanto complicato, invece spesso Sam si trova in situazioni difficili. Innanzi tutto non ricorda niente di sè, acquista piano piano i ricordi di salto in salto e quando si specchia non vede se stesso ma il volto dell’ospite, e non sempre si ritrova nei panni di un uomo, una volta si ritrova in una adolescente in procinto di partorire, un’altra volta si ritrova in una scimmia, per non parlare di quando si trova nei panni di se stesso da adolescente o di quando è  in un ragazzo affetto dalla sindrome di Down.

Le sorti sono le più svariate, Sam  aiuta una moltitudine di persone, da vittime del razzismo, alla droga, alla prostituzione, vittime di guerra, di ogni tipo di ingiustizia come truffa oppure sessismo sul luogo di lavoro, animali maltrattati. Sam cambia il destino delle loro vite e gli viene concesso di salvare suo fratello morto in vietnam ma c’è un caro prezzo da pagare: per salvare suo fratello fallisce una operazione di recupero di alcuni prigionieri americani in Vietnam, fra questi c’è proprio Al che viene considerato disperso in Vietnam per anni, la moglie stanca e sfiduciata si risposa con un altro uomo. Quando Al torna dalla guerra gli si spezza il cuore nel vedere il suo unico grande amore nelle braccia di un’altro ed è per questo che smette di credere all’amore e si da all’alcoolismo; sarà Sam con il suo progetto di viaggiare nel tempo che lo riporterà alla vita. Ed è qui che veniamo al punto cruciale della serie, ossia il gran finale. Non mi sentirò in colpa per avervi rivelato il finale, in quanto la serie non viene più trasmessa da anni, se volete potete procurarvi i dvd ma sono disponibili solo in inglese.

La serie si conclude con Sam che approda in un bar dove vede se stesso riflesso in uno specchio, è con sorpresa che apprende di essere invecchiato, il barista (interpretato da Bruce McGill)

Bruce

conosce Sam, sa tutto di lui e dei suo salti e lascia ad intendere di essere proprio lui a farlo viaggiare nel tempo scegliendo le persone da aiutare. Ora gli chiede cosa vuole fare dandogli la possibilità di tornare a casa, ma Sam risponde: ” ho ancora una persona da aiutare”. Sam viene catapultato a casa della moglie di Al al tempo della guerra in Vietnam quando lei è in attesa di suo marito Al. Sam la convince a non darsi per vinta e ad aspettare Al, l’episodio finale termina con l’immagine di Al che lo ritrae con sua moglie e le loro tre figlie.

Sam non fece più ritorno a casa.

Spero di non avervi annoiato raccontandoci la trama e ora arrivo al concetto madre di questo articolo, c’è una battuta importante che il barista dice a Sam: “Lei ha aiutato un sacco di persone e queste ne anno aiutate altre che ne hanno aiutate altre e così via.” E’ questo il nucleo attorno al quale ruota la serie.  Come si cambia il mondo? Con atti di reale e cortese affetto (citazione tratta dal film Un’impresa da Dio). Io credo che se tutti noi dispensiamo gesti di reale e cortese affetto ogni giorno non solo ne riceveremo in cambio ma questi si diffonderanno a macchia d’olio. Alla fine credo che basti davvero poco.

Diamoci da fare!

Affetto a tutti voi

– Isabella –

Scrittori e Hollywood non credono più nella democrazia sociale

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Sono alcune settimane che sto pensando a questo articolo. Diversamente dal solito, non vi voglio parlare di un film. Piuttosto invece, voglio parlarvi di ciò che, alcuni di questi, hanno in comune. Sono tutti film degli ultimi anni, tutti sul tema fantascienza e tutti sono adattamenti di romanzi. Vi descriverò brevemente le trame di questi film, in modo da farvi apparire chiaro nelle mie conclusioni a cosa mi riferisco. Inizio con i più conosciuti e che hanno bisogno di meno presentazione.

The Hunger Games

Tratto da una trilogia di romanzi, sicuramente tutti ne avrete sentito parlare. La protagonista è Kat, una sedicenne che vive in un mondo diviso in distretti e governato da un regime totalitario. Negli Hunger Games, vengono scelti due componenti per ogni distretto, che dovranno sfidarsi, in diretta tv, ad un duello all’ultimo sangue. Solo una coppia potrà sopravvivere.

Divergent

 

Altra trilogia di libri di fantascienza (oggi molto di moda come vedete). Gli abitanti della Terra sono rimasti in pochissimi ed hanno costruito una recinzione per difendersi dai pericoli esterni. Tutta la popolazione viene divisa in cinque fazioni:

  • I Candidi, persone sincere che si occupano della legge
  • I Pacifici, gentili, rigettano l’aggressività. Coltivano la terra e sono assistenti sociali
  • Gli Eruditi, Dedicano la vita alla conoscenza e alla cultura
  • Gli Abneganti, sempre al servizio degli altri, sono i componenti del governo
  • Gli Intrepidi, coraggiosi e forti, a loro è affidata la protezione della città

Beatrice, la protagonista, non appartiene a nessun gruppo. E’ una divergente, così definita in quanto non in grado di uniformarsi alle fazioni. Per questo è ritenuta pericolosa ed incontrollabile e viene ricercata al pari di un criminale

Maze Runner – Il labirinto

 

Anche questo film è tratto da un romanzo (il labirinto di Dashmer). Un gruppo di adolescenti si trova in una radura confinata da mura altissime. Ogni giorno le porte del muro principale si aprono e la sera si richiudono. I ragazzi si trovano al centro di un gigantesco labirinto. Perché si trovano li? Che esperimento è? Come fare per uscirne? Giorno dopo giorno i Runner ( ovvero i migliori corridori) mappano palmo a palmo il labirinto che, la sera, si popola di creature spaventose che vogliono ucciderli. La realtà è che sono stati messi alla prova in quanto il presente per la popolazione al di fuori è stato apocalittico. Una sorta di addestramento per prepararli alla fase successiva.

The Giver – Il mondo di Jonas

Rispetto ai precedenti, questo è il mio preferito. Adattamento dell’omonimo romanzo di Lois Lowri. Ci troviamo in un futuro prossimo, dove la civiltà vive in pace senza le principali emozioni; crudeltà, amore, violenza, gioia sono state completamente eliminate. Le persone vivono in moduli familiari precostituiti e a ognuno di loro viene affidato un compito da svolgere. Jonas è un diciottenne speciale, a cui è affidato il compito di raccogliere i ricordi dell’umanità. Inizialmente il “donatore”, un anziano che addestra Jonas, gli trasmette solo le cose positive ed il ragazzo si appassiona al suo nuovo ruolo. Col passare del tempo, però, il peso delle cose negative lo schiacceranno. Jonas si convince che la vita che stanno seguendo non vale la pena di essere vissuta senza tutto il resto. cercherà quindi di far ricordare a tutti le emozioni.

Ho preso ad esempio questi quattro film ma, se ci pensate, ce ne sono molti altri: Snowpiercer, Ender’s Game ecc… che cosa hanno in comune? Ciascuno di questi ci presenta un futuro in cui la nostra società è stravolta: non esiste la democrazia; il nostro sistema di valori sociali sembra aver fallito. Si ritorna ad un modello totalitario, in cui pochissimi decidono le sorti delle masse, in un sistema di caste, fazioni, o classi sociali che dir si voglia. Le persone non sono in grado, quindi, di comprendere le cose belle della vita di ogni giorno. L’uniformità è la regola e si tende a scoraggiare l’iniziativa personale. Insomma, la fantascienza ci prospetta un pessimo futuro… e voi che cosa ne pensate?

– Michele –

 

I FILM DELLA MIA INFANZIA (Parte 1)

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Voglio riprendere l’articolo scritto da Isabella qualche giorno fa (quelli che porti dentro), per darvi una carrellata su quelli che sono stati i film che hanno accompagnato la mia infanzia. Purtroppo per voi, ero già un grande fruitore di film, e quindi oggi ve ne propongo 3, ma presto ve ne proporrò altri.

Partiamo ovviamente dagli anni 80, anche se i film che vi presento li ho visti tutti negli anni successivi. A quel tempo si aspettava il passaggio in tv, considerato che internet e i satellitari ancora non davano possibilità

EXPLORERS

Film di fantascienza per eccellenza, ha come protagonisti due attori che diventeranno poi molto famosi, Ethan Hawke e River Phoenix. Ben, uno dei protagonisti, continua a sognare dei circuiti che ogni giorno cerca di disegnare. Insieme all’amico Wolfgang, il genietto del gruppo, riescono a costruirlo. Una volta attivato, creano una bolla di energia che non risente nè di gravità, nè di inerzia… di origine aliena insomma. Costruiscono così una sorta di navicella con dei rottami di una vecchia giostra, con lo scopo di avere un contatto alieno. Sera dopo sera, in una delle loro prove di volo, vengono intercettati da un segnale proveniente dallo spazio, che li guida al loro tanto desiderato incontro. Ciò che vedranno sarà totalmente inaspettato ma anche divertente. Ho adorato questo film!! Eccovi il trailer, in questo caso non ho trovato in italiano ma vi darà un’idea del film

D.A.R.Y.L.

Daryl è un ragazzino che viene trovato a vagare senza memoria dalla famiglia Richardson, la cui coppia non è mai riuscita ad avere figli. I Richardson ospitano, così, il ragazzo per alcune settimane, scoprendo che è molto intelligente ed ha capacità decisamente superiori rispetto a i suoi coetanei. Daryl è un bambino perfetto, nei modi e in tutto quello che gli viene insegnato, tanto che la signora Richardson si sente inadeguata , in quanto pare non dovergli insegnare nulla. Un giorno si presenta a casa loro una coppia, dichiarano di essere i genitori naturali di Daryl, lo allontanano dalla nuova famiglia. Viene portato in una base militare, scopriamo così che Daryl è un cyborg, ovvero ha un computer al posto del cervello e i suoi genitori sono in realtà dei militari che eseguono esperimenti su di lui. I richardson ingaggiano così un piano per liberare quello che considerano il loro figlio e riportarlo a casa.

THE GOONIES

Certamente il più famoso dei 3, sono convinto che molti di voi l’avranno sicuramente visto. Un gruppo di ragazzi sfrattati da un quartiere di Astoria che sta per essere demolito, trova una mappa del pirata Willy L’orbo. La mappa dovrebbe portare ad un tesoro ed i ragazzi, che non hanno nulla da perdere, decidono di partire alla ricerca. A complicare la situazione, la fuga della banda Fratelli, che ha appena fatto evadere uno di loro di prigione. Inizia così una caccia al tesoro classica con enigmi ed indizi, intrecciata con la fuga dai criminali che li inseguono. Il gruppo diventa più unito tra le difficoltà e come nelle migliori storie di avventura il tesoro riscatterà le famiglie coinvolte, lasciando spazio anche per una buona lezione morale.

Come avrete notato essendo datati i trailer dei film proposti sono tutti in inglese, ma se qualcuno di voi fosse interessato, vi informo che per ogni film è disponibile online il dvd in italiano rimasterizzato.

Ciascuno di questi film ha come protagonisti dei ragazzi. Era un pò lo stile anni 80. Giovani adolescenti che davano agli spettatori il sogno di autonomia dagli adulti. Giovani che vivono grandi avventure o sogni di fantascienza, la cui storia si sviluppa sulle capacità individuali di aggregazione, intelligenza e un pò di fortuna. Una grande differenza rispetto ai film per ragazzi di oggi, per lo più sono popolati da teenager artisti famosi che cantano o ballano. I modelli riportati in questi film erano sicuramente più normali.

Detto questo sono certo che anche voi avrete i vostri film dell’infanzia, fatemi sapere quali sono!

– Michele –

Lucy. Fino a che punto si può essere originali

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Lucy_(2014_film)_posterVi siete mai chiesti cosa succederebbe se utilizzassimo appieno il nostro cervello? Questa è una delle grandi domande che l’umanità si pone da decenni ed il film Lucy cerca di darvi una risposta.Esso tratta di una ragazza di nome Lucy (interpretata da Scarlett Johansson)lucy che conduce uno stile di vita trasgressivo e che la porta a conoscere gente poco affidabile, uno di questi la costringerà a fare una consegna per  lui. Si tratta di un tipo di droga sperimentale il CPH4 sintetico. Il CPH4 è un enzima rilasciato dalle madri in gravidanza per lo sviluppo del feto, in questo film lo si riproduce sinteticamente e lo si utilizza come sostanza stupefacente.

Lucy si ritroverà con un sacchetto di droga nascosto nella sua pancia da dover consegnare in Europa, ma purtroppo a causa di una violenta aggressione il sacchetto si rompe e rilascia la sostanza. Gli effetti sono strabilianti, Lucy arriva ad utilizzare il 100% del suo cervello, percepisce le funzionalità degli organismi altrui al semplice tocco, sentendo cosa non funziona e conoscendo  la soluzione per la guarigione, può sollevare più persone contemporaneamente con la forza del pensiero,ha accesso a ricordi ai quali nessuno di noi può arrivare, come ad esempio il sapore del latte materno.

E’ un bene che sia Lucy ad avere questa potenzialità perché lei la userà al meglio, pensate se fosse capitata nelle mani di qualche cattivo. Lucy acquisisce capacità sovrannaturali ma ne perde altre come la sensibilità  e la paura e se pensate che non avere paura sia un bene, vi sbagliate perché la paura a volte ti salva, tuttavia la prima cosa che fa una volta liberatasi dai suoi aguzzini, è correre all’ospedale per farsi asportare il sacchetto con la droga, sua fortuna ha perso la sensibilità al dolore  e mentre si fa operare senza anestesia chiama sua madre, si perché Lucy avrà perso alcuni sentimenti ma non quello per sua madre, e la ringrazia per l’affetto che le ha dato, i baci e le carezze che sua madre dispensava quando lei aveva pochi mesi, l’amore con cui la allattava, Lucy comprende lo sconfinato amore di una madre per i propri figli, quale più sublime conoscenza?

Lucy prende atto della propria conoscenza, le informazioni che possiede non sono alla portata di nessun altro al mondo e fra queste c’è anche la consapevolezza che il suo corpo non potrà reggere per molto a tali capacità. Lucy non sa cosa fare e contatta uno scienziato (interpretato da Morgan Freemanthrough-the-wormhole-with-morgan-freeman-9)che si occupa proprio di questo, di dare una risposta alla domanda su cosa potremmo fare se potessimo usare il 100% del nostro cervello. Lui, a fronte del fatto che la morte per Lucy è imminente, le consiglia di tramandare questa conoscenza. Il film si chiude con Lucy, ora diventata una specie di computer surreale e enorme che porge  allo scienziato una chiavetta contenente tutte il informazioni presenti nel cervello di Lucy, una volta effettuata la consegna Lucy-pc si dissolve e tutti si domandano che fine abbia fatto, i cellulari squillano all’unisono e compare sul display di questi un messaggio: I’m everywhere.

Bene, a nessuno viene in mente niente pensando a questa scena finale? A me viene in mente il film Il Tagliaerbeimages, questo trattava di un ragazzo con tardive capacità mentali che si sottopone a degli esperimenti di realtà virtuale, il suo cervello si sviluppa improvvisamente e, come per Lucy, acquisisce capacità sovrumane per non parlare dell’accesso alla conoscenza universale, anche qui il film si conclude con tutti che si chiedono che fine abbia fatto ed i telefoni prendono a squillare contemporaneamente.

Non è la prima corrispondenza che trovo tra i film, perciò mi chiedo, fino a che punto una sceneggiatura è considerata originale? Davvero tutto è stato scritto? Veramente abbiamo esplorato ogni tipo di finale? io credo che il meglio che possiamo fare sia attingere da ogni parte e collimare i pezzi tra loro come in un puzzle e avremo qualcosa di originale, come nel caso di Lucy che per la prima volta cerca di dare una riposta ad una delle grandi domande madri dell’umanità e  per la prima volta il potere più grande è in mano al bene. La sua originalità è stata trarre spunto da un vecchio film e trasformarlo in qualcosa di nuovo.